I numeri parlano per Fermo. E il sindaco Paolo Calcinaro li lascia cantare per raggiungere, come le sirene di Ulisse, il cuore della Politecnica ad Ancona. Il messaggio è chiaro: “Siamo pronti per un nuovo corso universitario”: ma non basta, dice di più: Vi dico che partirà a breve”. Del resto, lo aveva detto anche il neo rettore Gregori, che ha ereditato il gioiellino da Sauro Longhi, che c’erano dei margini di manovra, magari nel campo agrario o nell’ambito sanitario.
Tornano ai numeri, in cinque anni Fermo è passata da 568 iscritti a 800 che includono i corsi di laurea in ingegneria gestionale (triennale e biennale magistrale) e di primo livello (triennale) in infermieristica, afferenti all’Università Politecnica delle Marche, e quelli del corso in Mediazione Linguistica.
“Il nuovo corso è un’operazione che potrà concludersi in poco tempo, il tutto con la stabilità economica che ha raggiunto l’Euf in questi ultimi due anni, partendo da una situazione che nel 2015 era stata trovata abbastanza difficile” spiega Calcinaro che ringrazia il Cda dell’Euf, nato e voluto dal Comune nel 1992 con lo scopo di favorire e sviluppare gli studi universitari, e degli Uffici che in questi anni hanno lavorato per rendere Fermo sempre più città universitaria, rispondendo così alla sua antica vocazione, anche da un punto di vista economico, di bilancio e anche di accoglienza degli studenti.
"Come non ricordare i diversi lavori di manutenzione fra cui quelli recenti su una porzione di giardino con un nuovo marciapiede ed il nuovo verde messo a dimora, quelli di questi anni, come l’ampliamento di un’aula al terzo piano, in grado di contenere 137 posti, il trasferimento del corso di infermieristica al primo piano e l’ampliamento di altre aule esistenti, senza contare i lavori di riqualificazione anche degli spazi esterni, arredati con tavolini, panchine, fioriere, spazi molto frequentati e apprezzati dagli studenti". Tra l'altro, per consentire l’accesso al riqualificato giardino è in uso anche un servoscala, che permette così di raggiungere l’area verde ai diversamente abili, con panchine e tavolini appositamente attrezzati.
“Consideriamo che quasi la totalità sono studenti fuorisede che vengono a dimorare a Fermo. Immaginiamo come 800 ragazzi in più portino vita ma anche benessere alla città, vivendoci e soggiornando e portando avanti le loro esigenze quotidiane”.