FERMO – Per l’osservatorio europeo, le Marche sono una regione ‘rossa’. Per il Governo, nonostante i dati, ancora non da giallo. Per il presidente Francesco Acquaroli, di fronte a una crescita continua dei casi e dell’incidenza che è 112,50 ogni 100mila abitanti, sopra la media italiana, non bisogna drammatizzare: “In questa fase sarei cauto e attento nel mettere in campo altre restrizioni e, potenzialmente, creare ulteriori tensioni e divisioni tra chi è vaccinato e chi non lo è".
Parola chiave, ribadite anche ai microfoni di Sky Tg 24. “La fase che stiamo vivendo, nonostante la recrudescenza del virus, è completamente diversa da quella dello scorso anno: a novembre era vietata praticamente ogni tipo di socialità. Nonostante quelle restrizioni, nelle Marche avevamo fino a 600 contagi giornalieri e le terapie intensive stracolme". È poi tornato su uno dei temi più divisivi, quello del green pass, per cui viene spesso criticato anche dalla minoranza Dem in Regione. “Invece di fare ulteriori restrizioni, dobbiamo mettere in campo una serie di iniziative per mantenere alta l'attenzione, ma che non creino discriminazioni e facciano sì che questa fase venga superata in maniera unita e compatta".
Ma è una discriminazione il green pass? Non la pensano così gli scienziati. Tra l’altro è la strada che stanno adottando gli altri Paesi europei, Germania inclusa. Tornando ai dati europei, solo la Sardegna resta in verde nella mappa del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) sul rischio epidemiologico. Bolzano è rossa scura, Marche, Friuli e Veneto Rosse, avendo superato i 100 contagi ogni 100milaa abitanti. “Ma per noi – commenta il sottosegretario alla salute, Andrea Costa - dai dati al momento la situazione è sotto controllo, non ci dovrebbero esser cambiamenti. Quelle più a rischio? Ci sono alcune regioni, come il Friuli, il Veneto, le Marche che però vanno un po' attenzionate. Comunque – ricorda - la zona gialla, a livello di restrizioni, ha solo l'uso della mascherina all'aperto".
I numeri sono pesanti. 290 positivi rilevati in 24ore, anche se cala il numero di ricoverati (86; -5). Lo evidenziano i dati forniti dal Servizio Sanità della Regione dai quali risultano altri due decessi nelle ultime 24ore. Le vittime, una 88enne di Servigliano (Fermo) e un 70enne di Senigallia (Ancona), entrambi con patologie pregresse, fanno aumentare il totale a 3.128.
Il numero più alto di contagi nell'ultimo giorno si è verificato in provincia di Pesaro Urbino (85); seguono le province di Ancona (83), Macerata (43), Fermo (38) e Ascoli Piceno (29); 12 i casi da fuori regione. I tamponi eseguiti sono 4.582 (2.425 nel percorso diagnostico con il 12% di positivi e 2.157 nel percorso guariti) oltre a 1.194 test antigenici (94 positivi).
r.vit.