FERMO - È durato sei ore il secondo Consiglio comunale del Calcinaro bis. Ieri sera, tra i diciassette punti all’ordine del giorno, l’assise ha approvato la variazione di bilancio per una serie di interventi e ha . A saltare all’occhio, il recupero della Casina delle Rose, il ponte ciclopedonale tra Conceria e Campiglione, il sovrappasso di via Salvo d'Acquisto, dove il 9 dicembre sarà inaugurato il nuovo polo scolastico, e l'ampliamento della “Don Dino Mancini”.
«Una variazione importante – l’ha definita Calcinaro – che prevede anche misure di supporto per i fermani, le imprese e la città». Il Consiglio ha, infatti, dato l’ok al dimezzamento della Tari per i redditi bassi, a nuovi fondi per le piccole imprese e al rinnovo del parco mezzi della Protezione civile. Finanziati pure i lavori di ampliamento “anti-Covid” delle scuole Ponte Ete e Lido e per nuovi locali per la biblioteca. «Oltre alla mia maggioranza – ha aggiunto il sindaco – voglio ringraziare un’opposizione che non ha votato in maniera contraria e due giovani consiglieri di maggioranza, Edoardo Candidori e Lucia Perticari, che a 22 anni sono già intervenuti in maniera precisa, puntuale e costruttiva. Questo è il risultato più bello: avere aperto la politica cittadina anche ai più giovani, che ora concretamente possono incidere».
Ha voluto vederci chiaro sulla gestione delle partecipate, il capogruppo del Pd, Sandro Vallasciani. Il penultimo punto all’ordine del giorno riguardava l’approvazione del bilancio consolidato, «ossia la valutazione complessiva finanziaria dell’ente locale non come singolo soggetto, ma come pluralità di organismi che a vario titolo sono parte integrante delle dinamiche economiche e patrimoniali dell’ente».
Se – fa notare Vallasciani – il risultato di amministrazione, allo scorso 31 dicembre, era di 7,2 milioni, la quota disponibile è di 522.890 euro, «in quanto gran parte di quella cifra risulta vincolata». Poco meno di 3,8 milioni per fondo credito di dubbia esazione, 677mila euro per contenzioso, 314mila per perdite delle società partecipate. «Il bilancio 2019 – spiega il capogruppo dem – si caratterizza per un ricorso smodato alle variazioni di bilancio: 14 provvedimenti di Giunta e 5 di Consiglio, segno evidente di una scarsa pianificazione e programmazione delle risorse». Vallasciani fa le pulci alle partecipate. Viene fuori che la Fermo Immobiliare «è in liquidazione» e la Solgas Immobiliare «è destinata a tale procedura a breve».
La prima ha chiuso il 2019 con una perdita di 9mila euro, la seconda di 129mila. «La conclusione dei procedimenti di liquidazione – ragiona Vallasciani – comporta per il Comune l’acquisizione del patrimonio in dotazione e dei debiti a esso connessi». 2,8 milioni per la Solgas immobiliare, «per un controvalore della dotazione complessiva patrimoniale di 4,6 milioni». Tocca poi all’Asite che, l’anno scorso, aveva un avanzo di amministrazione di 224mila euro, «in netto calo rispetto al 2018, quando erano stati 723.868, con una un calo consistente dei ricavi». 1,3 milioni in meno, «a fronte di un costo di gestione pressoché identico all’anno precedente, di circa 16,5 milioni di euro».
Tra i servizi a gestione Asite, a fruttare meno sono la refezione scolastica e il trasporto pasti per le mense comunali (-341mila euro), i parcheggi a pagamento (-72mila euro) e la pulizia e la manutenzione della spiaggia e del verde pubblico (-560mila euro). Perdite che, per il capogruppo Pd, possono dipendere «dal basso corrispettivo che il Comune eroga per l’espletamento dei servizi o dalla totale inefficienza dell’Asite nella loro esecuzione». Le uniche buone notizie riguardano la Solgas, che ha chiuso l'anno passato con un utile di 596mila euro, e la Pharmacom, in attivo di 59mila euro.
Francesca Pasquali