FERMO – E finalmente il consiglio comunale aperto sulla sanità. Ci sono voluti mesi per organizzarlo, pressante è stata la minoranza in Consiglio. Domani, mercoledì 10 aprile dalle 1730, la politica locale si confronterà con il presidente della regione Marche Acquaroli, l’assessore Saltamartini e il direttore dell’Ast Grinta.
“L’abbiamo richiesto ad aprile, ma del 2023, e finalmente potremo confrontarci” sottolinea il Partito Democratico. Con il consigliere Paolo Nicolai, che è anche componente della commissione Sanità, più volte erano state avanzare richieste in tale senso, supportate poi da un pressing dal gruppo Fermo Futura di Renzo Interlenghi.
Un consiglio aperto significa che ogni cittadino può far sentire la sua voce e più ancora di altre volte può partecipare. Colpisce che l’unica comunicazione ufficiale dell’appuntamento sia arrivata dalla minoranza, non un comunicato da parte dell’amministrazione Calcinaro. “Democrazia partecipativa che consente ai fermani di comprendere le motivazioni alla base delle decisioni. Partendo dal fatto che bisogna salvare la sanità pubblica, aumentando il finanziamento che è nettamente inferiore rispetto al resto d’Europa” proseguono i Dem.
Per il partito guidato a Fermo da Alessandro Iagatti le politiche sembrano indirizzate “a favorire la sanità privata. A riprova, le Marche sono al secondo posto per prestiti usati per le cure sanitarie”. E le liste di attesa sempre più lnghe.
Una delle ragioni è nella nuova legge regionale. “Passare da Asur e Ast ha depauperato le risorse destinate al nostro territorio, provincia più piccola e politicamente meno rappresentata e rappresentativa nella maggioranza di centrodestra in Regione. Ci hanno tagliato 13 milioni nel 2023”.
In più il Fermano sconta i continui cambi ai vertici. “Prima Grinta, poi Gentili, poi, causa pensionamento, ancora Grinta: nomine che, una volta risolte le dispute interne al centrodestra, non hanno condotto a una guida dirigenziale solida che portasse direttori sanitari sicuri (e non in carica per qualche giorno come a fine anno passato), e medici. E poi c’è il nuovo ospedale che rischia di restare una scatola bella e vuota”.
Tanto di cui parlare quindi domani, dalle 1730, nella sala consiliare in piazza del Popolo, primo piano del Palazzo dei Priori, tra una sala e l’altra della mostra dedicata a Pende e Ligabue.
