FERMO – Conservatorio bisognoso di lavori, c’è ancora un post sisma da recuperare. Un immobile del Comune con gestione della Provincia, ma a tutti gli effetti istituzione universitaria per tipologia di didattica con competenza che per molti dovrebbe essere del Ministero. Ma in realtà è equiparato a un istituto superiore e quindi è in carico all’ente guidato da Moira Canigola. In questo quadro, come sempre intrecciato dal punto di vista burocratico, i lavori si fanno, con tempi che tutti, a cominciare dal direttore Nicola Verzina, vorrebbero più veloci.
“Dopo il sisma i fondi diretti per il Pergolesi non ci sono stati. Dopo il crollo del tetto dell’Iti abbiamo rimesso mano a tutte le strutture lignee e abbiamo trovato i fondi necessari per intervenire anche nel palazzo del conservatorio” precisa la presidente Moira Canigola.
Il primo step è stato il bando per la progettazione, dopo aver trovato le risorse. Fatto questo, si è aperta la gara per i lavori da 300mila euro per il tetto del corpo laterale. “Gara che si è chiusa ieri con l’apertura delle buste. Chiaramente non sarà un intervento che si potrà fare d’inverno, ma partiremo tra la fine di febbraio e marzo”.
Intanto è stato recuperato l’indice di vulnerabilità, che è dello 0,40 ed è quindi evidente che un intervento va fatto e sarà sostanziale. Sia chiaro che non è a rischio la sicurezza, dal punto di vista statico l’edificio è sicuro. Partendo da questo dato, si è aperta la gara per presentare il progetto di miglioramento sismico per un valore di 200mila euro. Una gara a inviti con procedura rapida che ad aprile si chiuderà. Una volta che ci sarà il progetto, uffici di nuovo al lavoro per ottenere finanziamenti via Bei, Miur e bandi vari, come fatto fino a oggi per ogni scuola.
Scendendo dal tetto, è stato appaltato il progetto da 90 mila euro che risanerà i cornicioni, cominciando da quello più pericoloso che è quello verso il duomo. “A questo si aggiungono altri 99mila euro per riparare i solai sotto il tetto che vanno rifatti. In questo momento c’è un piano chiuso sotto al tetto, ma alcuni spazi sono stati recuperati utilizzando il chiostro.
Noi, e per questo ringrazio il personale dell’Ente, cerchiamo di fare il massimo con quanto a disposizione, guardando sempre al domani, da qui la necessità di avere i progetti pronti per poter poi andare all’appalto. Il Conservatorio è al centro della nostra attività di manutenzione e controllo, lo ribadisco” conclude la presidente.
r.vit.
