ASCOLI PICENO - “La fine Centro Adriatico, pur se critica e ascrivibile a fallimento per Confindustria, deve far riflettere e deve essere di monito per guardare al futuro con maggior responsabilità e con l'obiettivo di tornare presto a dialogare e collaborare con le altre associazioni regionali”. il vicepresidente nazionale di Confindustria, Alberto Marenghi, è arrivato virtualmente a San Benedetto del Tronto per tenere a battesimo il nuovo presidente di Confindustria Ascoli, Simone Ferraioli.
Con lui riparte la territoriale, in attesa che anche la consorella Fermo riprenda il suo corso, con l’elezione del suo presidente entro fine luglio. Cento imprese all’assemblea per dare ancora più forza al neo presidente e alla sua squadra in cui entrano dieci consiglieri: Massimiliano Bacchetti, Salvatore Cavallo, Marcello Ciotti, Alessandro Fiorilli, Massimo Forlì, Marco Frittoli, Gianni Giacobetti Travaglini, Gianluca Lelii, Paolo Lucci e Alessandro Spadaro. Tra gli otto probiviri nomi importanti come quelli di Enrico Ciccola, che durante la fusione è passato da Fermo ad Ascoli, Angelo Davide Galeati, che con Simone Marinai guida la Sabelli, e Silvio Meletti.
La struttura è quindi pronta a riprendere il suo ruolo di guida dell’economia picena, con il direttore Corrado Alfonzi a guidare la squadra degli uffici.