USSITA – Già si legge poco, ma se addirittura non si dà neppure la possibilità di sfogliare un giornale, diventa difficile per tutti sopravvivere.
I giornali continuano a non arrivare a Ussita, Visso e Castelsantangelo sul Nera e “presto, come ipotizzato dalla società distributrice, il servizio di fornitura potrebbe essere sospeso in tanti altri punti vendita di Comuni dell'entroterra maceratese, quali Belforte del Chienti, Caldarola, Fiastra, Muccia, Pieve Torina, Serrapetrona, Serravalle di Chienti e Valfornace”.
A comunicarlo è il commissario straordinario di Ussita Giuseppe Fraticelli, dopo aver avuto contatti con la 'Adriatica Press', l'agenzia che si occupa della distribuzione di quotidiani e riviste sul territorio marchigiano e abruzzese. Fraticelli spiega di aver interloquito con i responsabili della società nel tentativo di risolvere il problema che, a Ussita e negli altri due borghi limitrofi, perdura da subito dopo gli eventi sismici del 2016. Ma l'agenzia ha spiegato che, a causa della crisi del mercato editoriale, sta subendo, per offrire il servizio, delle perdite gravose che “non può più affrontare”.
La risposta della 'Adriatica Press', scrive il commissario nel comunicato pubblicato sul sito del Comune, è arrivata attraverso una lettera inviata alla Regione Marche e per conoscenza ai comuni interessati, “dalla quale emergono numerose criticità per la problematica in argomento, che sono generalizzate e riferibili ad una forte crisi economica che interessa tutto il mercato editoriale”. Insomma, i giornali non si vendono e la distribuzione cala.
“La società - racconta ancora Fraticelli - rappresenta la gravosità delle perdite che deve sostenere per offrire il servizio di distribuzione delle riviste in tutto il territorio servito, perdite che, lamenta, non può più affrontare”. Da qui l'ipotesi di far venire meno la fornitura anche in tanti altri punti vendita a ridosso dell'Appennino umbro-marchigiano. Il commissario spiega di aver di nuovo interessato la Regione auspicando che “prenda in seria considerazione i problemi sollevati, ipotizzando soluzioni che, oltre a garantire il mantenimento del livello attuale di distribuzione, possano, magari, anche incrementarlo, con la consegna dei giornali agli esercizi commerciali costretti a chiudere a seguito degli eventi sismici del 2016, ma che ora hanno riavviato la loro attività”.
La regione si è già attivata e ha preso contato proprio con la società distributrice e si confronterà anche con le direzioni dei quotidiani, a cominciare da quelli marchigiani, per trovare la soluzione migliore.
r.vit.