FERMO – In difesa degli anziani. Non solo le forze dell’ordine, è il comune di Fermo in prima linea. “Il ministero dell’Interno cerca di creare forme di sicurezza partecipata, investendo, coinvolgendo le amministrazioni locali per contrastare i fenomeni criminali più significativi” spiega il prefetto Michele Rocchegiani.
In questo ambito rientra il progetto che vuole limitare le truffe agli anziani. “Il ministero ha stanziato risorse finanziarie, il comune di Fermo nel 2022 e anche nel 2023 ha compartecipato, presentando un progetto con misure, interventi, mezzi e personale impegnato”.
Il tutto è frutto di un protocollo tra Prefettura e Comune volto a fermare “persone senza scrupoli che approfittano di persone deboli, con ridotta capacità di reazione e che si sentono emarginati in questa era digitalizzata. Le truffe creano danni economici, ma anche psicologici, perché l’anziano che subisce la truffa, avverte un intenso senso di debolezza, difficoltà ed emarginazione”. Nasce così la campagna informativa che vuole rendere gli anziani parte integrante del corpo sociale.
Nel merito del progetto entra il vicesindaco Mauro Torresi, affiancato dall’assessore ai servizi sociali Mirco Giampieri e dal comandante della Polizia locale. “Il progetto prevede riunioni nei centri sociali, nelle parrocchie, e sarei felice che partecipassero figure delle forze dell’ordine e della Prefettura per rendere ancora più efficace il tutto. E poi con la polizia locale incontriamo le persone fuori dalle farmacie, chi passeggia in piazza, alle poste, cerchiamo di avvicinare gli anziani in ogni modo”. È nato un dépliant e sono in arrivo anche spot con Massimo Macchini, attraverso tv locali e web. “La truffa lascia un senso di profondo dolore negli anziani”.
Due i progetti finanziati, ognuno con 15mila euro. “All’interno dei Servizi sociali - spiega l'assessore Mirco Giampieri - abbiamo numerosi servizi. Ma mancava qualcosa. Grazie a Tania Fiori, una nostra dipendente, abbiamo potuto lavorare al ’Fermiamo le truffe’. Abbiamo creato la rete, che la polizia municipale ha reso efficace, attraverso una attività sui singoli anziani incontrati nei punti chiave della città”.
Il percorso di informazione ora si svilupperà in momenti: 17 novembre ore 17 al centro sociale Villa Vitali; 18 ore 1630 centro sociale tirassegno; 23 novembre alle 17 a Lido Tre Archi; 27 ore 1815 a Campiglione. Prime quattro tappe per iniziare ad avvicinare le persone alla conoscenza, a quello che devono evitare”. Info allo 0734284279.
Che informare serva, lo dicono tutti, dal questore ai comandanti di Carabinieri e Finanza. “Ci troviamo di fronte a organizzazioni molto abili. Hanno un modus operandi ben definito. Prima c’è un approccio telefonico, preannunciano un problema a nipote o figli. Che sia un incidente o un problema giudiziario, come il pagamento di una sanzione o una somma per farlo uscire di prigione. Poi si presentano nelle abitazioni con una pettorina delle forze dell’ordine o magari con giubbetto giallo, che abbiamo tutti, anche fingendosi postini per ritirare la somma. Sono abili perché fanno presa sugli affetti. E spesso hanno successo” spiega il colonnello Troiani.
Non è facile intercettarli, anche perché sono reati che sono difficili da perseguire, è un po’ come prendere una mosca con le mani. Ma se li intercettiamo sul momento, allora la questione cambia. “Siamo aiutati dai sistemi di videosorveglianza, ma l’ideale è che le persone siano pronte. Così magari ci chiamano prima di far concludere la truffa e noi siamo lì fuori dalla porta a fermarli” aggiunge il questore, Luigi Di Clemente.
“Se già le persone sanno che nessun uomo o donna delle forze dell’ordine chiede soldi, abbiamo risolto mezza truffa. E nessuno si presenta a casa senza avvisare” ribadiscono. Eppure, la truffa spesso va a segno. “C’è anche chi arriva, suona distrae l’anziano e fa entrare un complice. Anche qui, non apriamo, prima facciamo telefonate di riscontro, magari a un parente se non addirittura a polizia o carabinieri” si raccomandano.
Quello che emerge è che spesso il truffatore conosce la situazione. “Studiano, monitorano, si muovono a colpo sicuro. Chi usa il telefono fisso è facilmente intercettabile, purtroppo. E guardano anche i social per capire se uno è da solo magari in un determinato periodo. Dobbiamo fare attenzione e costruire una rete solida con i vicini. Se un residente del condominio vede sempre una macchina che si ferma in determinati orari, ci avvisi: una targa ci può aiutare molto. Quindi, facciamo rete, ma agiamo in maniera veloce”.
Con questo dépliant e gli incontri il comune di Fermo ci prova. Contando anche sulla Finanza, come conferma il colonnello Bolognese: “Noi entriamo anche nelle scuole con progetti di educazione alla legalità, proprio perché la rete deve essere ampia. Ci siamo, agiamo, tanto anche online che è ormai l’oceano dove si muovono i truffatori”.
Se il comandante della Polizia Locale è l’uomo che coordina le azioni per strada, “tanti cittadini ci avvicinano e ci parlano quando non vedono in noi il sanzionatore”, c’è poi chi agisce in ufficio, come Tania Fiori: “Siamo l’interlocutore primario. Abbiamo la conoscenza delle persone fragili e deboli. Li possiamo raggiungere. Noi formiamo i referenti dei centri sociali, che diventano sentinelle sul territorio. Lavoriamo sulla assenza di consapevolezza. Questo percorso lo porteremo avanti, a prescindere dai fondi, perché è necessario tornare vicino agli anziani dopo gli anni di pandemia. Cerchiamo di profilare le fragilità per agire poi sulla rete che li circonda. Spesso chiamano per dirci: ‘Ma è vero che arriveranno gli assistenti sociali’. E con quella telefonata si evita una truffa”.
Insieme si può, questo è il filo conduttore. “Fatti che hanno poca rilevanza penale, ma grande impatto emotivo. Noi vogliamo perseguire questi criminali, colpendoli nell’immediato con fogli di via, che è se non altro un freno alla mobilità di queste figure. Più collaboriamo, più c’è informazione e più facile è riuscire a intervenire magari mentre la truffa è in corso, perché l’anziano si rende conto e ci avvisa” conclude Di Clemente.
r.vit.