di Raffaele Vitali
ANCONA – Sono già in vendita i biglietti aerei per la rotta Ancona – Parigi grazie a Volotea. “Ci dà grandi prospettive di crescita. Noi stiamo rilanciando il nodo intermodale e accedere a nuovi circuiti che ci erano impossibili. Se non siamo raggiungibili, non possiamo crescere”. Lo ribadisce il governatore Francesco Acquaroli, seduto a fianco dell’Ad dell’aeroporto, Alex D’Orsogna, e al presidente dell’Atim, Marco Bruschini. “Questo vale per il turismo, per la manifattura e la nautica, che è un unicum a livello mondiale nella nostra regione”.
Che Parigi fosse il sogno del presidente, lo sanno tutti. E non può che sorridere la country manager della compagnia aerea, mentre ascolta il gotha della Regione darle il benvenuto. “IL volo resterà attivo almeno per due anni, l’obiettivo è mantenerlo per sempre” ribadisce Valeria Rebasti, ricordando che l’aeroporto a Parigi è Charles De Gaulle, quindi il più importante della capitale.
“La partnership nasce attraverso leve. Ma poi c’è il business aziendale: noi iniziamo con un numero di frequenze minime, ma dove il prodotto funziona le incrementiamo. Siamo ad Ancona dal 2012, si cresce a piccoli passi” prosegue. E che creda in Ancona lo specifica anche D’Orsogna: “Volotea sta ridefinendo i suoi aeroporti in cui investire. Alcuni sono stati cancellati, Ancona è cresciuta”.
Perché proprio Ancona? “I francesi amano viaggiare. E soprattutto vogliono l’Italia le Marche, al momento sono poco conosciute, con una promozione vincente il traffico aumenterà e di tanto” è cera la Rebasti. Su questo ci lavorerà Bruschini, che ha in programma già un 2023 ricco di fiere internazionali, a le più importanti tra cui quelle di Cannes e proprio quella di Parigi.
“Con D’Orsogna giriamo per il mondo e ‘piazziamo’ le Marche. I voli sono le gambe della promozione. Abbiamo il prodotto, dobbiamo mettere in condizione i turisti di venire nelle Marche, che io stesso da quattro mesi sto scoprendo” prosegue Bruschini che conosce il valore di Parigi visto che ha diretto la sede Enit per un anno: “E’ un mercato davvero interessato a questo territorio. L’Atim con porto e aeroporto aggredirà i mercati internazionali per portare l’attuale flusso di turisti stranieri che vale il 20% ad almeno il 30-40%”.
Acquarli è conscio del ruolo dell’aeroporto: “Non è facile colmare il gap con le infrastrutture ferroviarie, ci vogliono tempo e risorse. Noi abbiamo bisogno dei collegamenti internazionali, che oggi sono Parigi e Londra. Ma speriamo anche in nuove rotte entro qualche mese. E poi con Milano, Roma e Napoli diamo davvero linfa all’aeroporto”.
D’Orsogna, che è l’uomo del fondo proprietario dell’aeroporto Raffaello Sanzio, è sereno: “IL volo per Parigi è una opportunità storica che ci fa fare un salto strategico. Questo grazie a un lavoro congiunto con l’Atim e Marco Bruschini per promuovere l’immagine delle Marche a livello internazionale. Dobbiamo raggiungere le destinazioni per non vanificare il lavoro che stiamo facendo, posizionando la regione al livello giusto di conoscenza. Questa regione ha un patrimonio artistico superiore alla media nazionale. Su questo dobbiamo lavorare. Siamo consci che arriverà un tipo di turismo pronto a spendere di più e questo sarà un volano per tutti”.
Volotea ci crede davvero: “Parigi è la nostra prima rotta internazionale da Ancona, fino a oggi solo tratte domestiche. Ci avventuriamo su un mercato straniero, sapendo che per noi la Francia è il mercato più grande. Sono certo che crescerà il traffico incoming. Partiremo il 27 maggio con due voli settimanali. Ma abbiamo altre quattro rotte: Catania, Palermo, Olbia e da oggi in vendita i voli per Cagliari con frequenza bisettimanale sempre da maggio”. Comprare ora è vantaggioso, il prezzo medio è di 30 euro a tratta per la Torre Eiffel.
“Ci aspettiamo un ritorno anche a livello di outgoing, sia per motivi turistici sia di affari: si vola su Charles De Gaulle. Noi diamo opportunità, tutta la regione deve cogliere il potenziale della crescita dell’aeroporto. Ancona così verrà raggiunta da tutto il mondo, perché passando per Parigi arriveranno direttamente turisti da New York, per fare un esempio” prosegue Acquaroli.
Quindi, bisogna solo farsi trovare pronti: “In giro per il mondo il made in Italy è sintetizzato con Food, Fashion and Forniture. Aumentando il traffico, cresceranno anche i negozi interni all’aeroporto. E poi stiamo lavorando sul polo intermodale, con porto e interporto per nuove strategie. Abbiamo un paino quadriennale di sviluppo moto chiaro. Ed è un pano di sistema. Faremo delle Marche un modello nazionale” conclude D’Orsogna con il placet di Bruschini e Acquaroli.