di Raffaele Vitali
FERMO - Tre anni che cambieranno il volto della sanità nel Fermano, qualche mese e morire di infarto sarà più difficile visto che è in arrivo l’emodinamica, “ci sono le risorse”.
Da qui al 2023 ci saranno due nuovi ospedali, Fermo e Amandola, e tanti servizi in più nel Murri. Che nessuno ha intenzione di smantellare, anzi. Lo chiarisce Licio Livini, presentando le novità imminenti e quelle programmatiche. “Incassiamo tante critiche e invece noi lavoriamo per migliorare, ogni giorno. E lo faccio con i fatti” ribadisce il direttore richiamando una delle espressioni preferite dell’assessore regionale al Bilancio, Fabrizio Cesetti.
“Siamo di fronte a una emergenza Covid di basso livello, gestibile, questo ci permette di riorganizzare il sistema per fronteggiare ogni necessità, ma anche per migliorare l’organizzazione grazie a una serie di finanziamenti che ci faranno recuperare alcune difficoltà” prosegue.
Nuovi posti letto per terapie intensive, potenziamento delle aree mediche, del proto soccorso, dei posti letto per le residenzialità territoriali: c’è di tutto nel piano sanitario che ha nel Murri il cuore. “Abbiamo possibilità di crescere. Con la dg 751 della Regione Marche di un mese fa ci sono stati assegnati 15 posti letto di terapia intensiva e 10 di sub intensiva. Sono partiti lavori, nuovi spazi e risorse umane, anche perché senza sanitari poco si fa”.
L’Asur ha presentato in regione il progetto che porterà i posti letto totali da 290 a 335, “parliamo di posti attivi”. Un lento aumento che arriverà ai 362 previsti nel nuovo nosocomio. Nuovi spazi, serve personale. Cesetti è sicuro: “Le risorse sono nel decreto rilancio del Governo, lo garantisco”. Livini è a conoscenza degli accordi tra Regione e Asur e li riassume: “Ho chiesto 111 infermieri, 36 Oss e 36 medici. Vanno a coprire ogni settore, incluso il reparto di 20 posti letto di cure intermedie a Montegiorgio che è in stand by, ma pronto”.
L’incremento maggiore lo avrà Sant’Elpidio a Mare. “Obiettivo trasformare la Potes jolly di Sant’Elpidio, che è h12 dal 2017, a 24 ore con personale, tre medici e tre infermieri. Presto sarà operativa” assicura Livini. Che per il sindaco Terrenzi, voce critica sula sanità territoriale, ha in riserbo l’altra chicca, autorizzata dalla Regione: “Sono stati deliberati i nuovi posti letto in convenzione nella Rsa di Sant’Elpidio a Mare: sono 22 in più oltre ai 18 attivi, tutti già finanziati. Quindi potenziato ospedale e territorio, considerando anche i posti per Montefalcone Appennino”.
Il Covid ha accelerato anche l’iter di convenzione per la struttura del gruppo Kos a Campofilone: “60 nuovi posti di Rsa, di cui 32 di riabilitazione” precisa il direttore.
Tornando al Murri, l’altra chicca è nel campo della robotica chirurgica: “Siamo in fase di gara per un robot che servirà più reparti: urologia, chirurgia, ginecologia e otorino. Ovunque dove la robotica è all’avanguardia noi ci saremo”. Si parte con il noleggio, previsto un milione di euro all’anno: “Faremo un impegno pluriennale, anche per coprire le spese di consumo, che sono di circa 4mila euro a intervento”.
Infine, i reparti che non ci sono e che invece il Murri, dove sonoin corso i lavori per migliorare l'antisimica, avrà: “A Fermo servono alcune specialità importanti: ho chiesto più posti letto per malattie infettive, se siamo un riferimento servono i letti. Chiesto pneumologia, se abbiamo il Covid dobbiamo avere lo pneumologo. Chiesto anatomia patologica ed ematologia, non possiamo più farne a meno”.
Il tutto partendo da quelle 180 assunzioni, perché senza persone non c’è tecnologa che serva.
@raffaelevitali