FERMO – Scene da film in zona Campiglione: una banda ha colpito nel calzaturificio di Fendi. La griffe, che ha il suo stabilimento nel cuore della zona industriale Fermana, era piena di scarpe, pronte solo per la spedizione.
Chi ha agito, aveva studiato nei dettagli il colpo, a cominciare dal momento cui colpire sapendo di trovare il magazzino con numerose paia. Un bottino ingente, ma meno di quanto i rapinatori si aspettavano e che sono riusciti a portare via, nonostante l’intervento delle forze dell’ordine. Che si sono trovate ad affrontare uno scenario da guerra.
Chiodi sul ponte della Mezzina, furgoni rubati a Rapagnano e posizionati nei punti chiave per rallentare i carabinieri e la polizia, inseguimenti costruiti ad arte in altre zone della Faleriense e Capparuccia per distrarre volanti e gazzelle.
La fuga doveva essere garantita. E ci sono riusciti i rapinatori, che hanno colpito poco dopo la mezzanotte. Si sono presentati in massa, con il passamontagna in modo da eludere le tante telecamere che proteggono l’azienda, ed erano armati. Un vero commando che ha anche portato via le scarpe ancora sulla manovia.
Da quantificare il bottino, mentre resta il caos sul territorio con auto bloccate dalle ruote bucate, strade chiuse, 11 furgoni abbandonati e agenti in azione per i rilievi necessari per trovare spunti per agire. E altri impegnati a inseguire per i campi i fuggitivi rimasti senza mezzi.
Subito è stato interessato il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro, che ha prima parlato con i carabinieri e ora con l’azienda, dopo aver informato i suoi cittadini via social: “Un colpo con modalità militari. Furgoni piazzati sulla strada a chiudere la zona di Girola, chiodi buttati per strada tra Fermo e Grottazzolina per fermare le auto delle forze dell'ordine. Il traffico a Girola è bloccato fino a che non verranno ultimati tutti i rilievi. Ci sono e saranno disagi ma giustamente le forze dell'ordine devono verificare ogni indizio per scoprire questi professionisti del crimine”.
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