MONTERUBBIANO – Maria Teresa Mircoli se ne va. Il suo mandato doveva finire a maggio e il suo mandato finisce a maggio. Non c’è proroga per lei. La battagliera sindaca di Monterubbiano si è dimessa e quindi per i restanti mesi in attesa del voto, che dovrebbe tenersi a settembre, il comune che domina la Valdaso sarà guidato da un commissario prefettizio.
Una scelta originale, come la stessa sindaca che non è mai stata una accomodante. Diploma con Pagella d’Oro e laurea in lettere, la professoressa in pensione aveva deciso di candidarsi, e vincere, cinque anni fa per ridare un’anima a Monterubbiano. Fosse stato per lei sulla ruspa per demolire e poi ricostruire il ponte di Rubbianello ci sarebbe salita direttamente.
Non è accomodante e questo ha diviso i suoi stessi concittadini tra chi la ammirava e stimava e chi proprio non poteva sopportarla e oggi brinda alla liberazione. Ma lei, come se non esistessero le due anime, è andata avanti imperterrita portando avanti progetti, ridando vita al teatro, recuperando spazi dismessi. Ora torna alla famiglia, alla vita personale, del resto a 70 anni compiuti da un po’ ne ha diritto. Al suo posto? Chissà.
Il nome caldo è quello di Meri Marziali, che già cci aveva provato anni fa senza successo ma che ora torna nel suo paese forte dell’esperienza maturata in regione come presidente della Commissione Pari Opportunità. Contro, probabilmente, un’altra giovane amministratrice che in Comune ci è passata, Annamaria Albanesi. Una sfida tra donne per un Comune in cui la parità di genere è reale.
Raffaele Vitali