FERMO – Francesco Acquaroli, mentre il Governo ha cambiato il colore della regione in arancione, pensa a un provvedimento al contrario: riaprire le scuole in anticipo se l’indice RT resterà sotto 1. Che poi è il parametro che avrebbe sperato venisse considerato da Speranza per lasciare la regione in zona gialla. Ma la situazione degli ospedali ha reso il quadro più complesso.
“Se l'andamento della curva rimarrà con l'Rt sotto a uno anche nella prossima settimana, se i numeri saranno confermati nella prossima settimana, credo che potremmo pensare a un provvedimento di anticipo del rientro al 50% delle superiori”. Praticamente, un ritorno a scuola dal 25 gennaio anziché il primo febbraio, come deciso dal presidente con una sua ordinanza restrittiva rispetto alle linee statali. Il 50%, tra l’altro, eviterebbe anche una congestione del Tpl, con le aziende già pronte, come spiegato dal numero uno della Steat, fabiano Alessandrini.
Acquaroli ha scelto un lunghissimo video, 18 minuti, ben più di quanto è durato il presidente della repubblica Sergio Mattarella a Capodanno, per informare i marchigiani su quello che sta facendo e farà. “La regione ha un indice Rt da un mese sotto a 1, ma c'è stata una recrudescenza nella prima settimana di gennaio con molti casi che ora stanno scendendo”.
Specialmente, come riporta l'Ansa, stando ai numeri forniti dal governatore, nella settimana appena trascorsa una diminuzione di casi e di sintomatici: la settimana scorsa i contagi si attestavano anche su «700, ora tra i 400-500 casi»; i sintomatici «erano 65-70, ora tra 50 e 60». “La pandemia ha rialzato i numeri dopo le feste - osserva - ma nella settimana sembra tornare a livelli prefestivi. C'è stato un aumento dei ricoverati anche in terapia intensiva ma c'è anche da tenere in considerazione l'andamento del Rt che sembra rallentare".
Prosegue poi il presidente: "Noi abbiamo deciso di posticipare l'apertura delle scuole nei giorni in cui i casi giornalieri raggiungevano le 700 unità e 70 sintomatici. Il problema non è solo del trasporto, migliorato e pronto alla sfida quando riapriranno le scuole, né nelle scuole, ma è che non sappiamo l'effetto che può avere mettendo in movimento in strade e piazze una massa importante di persone, di tantissimi ragazzi e famigliari che li accompagnano a scuola”.