FERMO – Lido Tre Archi si è mostrata nel suo splendore. L’anima interraziale, multietnica, multiculturale si è presa quelle strade che di notte diventano il regno delle forze dell’ordine, impegnate a cacciare chi vuole rovinare con il crimine il bello che c’è.
“Il cielo è uguale sopra casa mia e sopra casa tua, quindi qual è la differenza?”. Un messaggio profondo, che ricorda la canzone di Ghali che ha segnato l’ultimo festival di Sanremo quello che mandano i tanti partecipanti che hanno sfilato per la ‘Parata Sociale di Carnevale’.
Una prima volta che ha riscosso un buon risultato e che fa dire agli organizzatori: possiamo solo crescere. Dietro l’iniziativa che ha coinvolto una ventina di associazioni, anche di fuori provincia, c’è il Progetto Periferie guidato dall’Ambito XIX di Alessandro Ranieri.
Gli operatori impegnati nei percorsi inserimento lavorativo e di regolarizzazione hanno saputo coinvolgere i residenti che in maschera hanno sfilato, baciati dal sole della domenica mattina. Tanti hanno scelto gli abiti tradizionali della festa nel proprio paese, latri invece i classici costumi di carnevale, c’è anche chi ha realizzato dei mini carri usando colori e cartoni. E poi buon cibo senza confini offerto dal centro sociale Salvadori.
“Qui ci sono più di 40 etnie diverse, con le loro culture e passioni. Ma quando ci si ritrova tra musica, balli, giochi e amore siamo abbiamo tutti come casa lo stesso cielo, poi per ogni necessità noi ci siamo in via Nenni 75 con i nostri uffici che cercano di dare le risposte che servono per aiutare Tre Archi a diventare il quartiere che tutti desiderano” concludono gli operatori.