ANCONA - Terminata la vendemmia inizia il lavoro in cantina per quella che si presenta come un'annata eccellente per qualità nonostante il momento difficile delle aziende. Un settore, quello del vino, che rappresenta una grande bandiera per le Marche in termini di promozione turistica con i vini regionali sempre più in evidenza tra guide, riviste di settore e appassionati del calice. Sono ben 23 quelli individuati di recente dal Gambero Rosso con un Castelli di Jesi Verdicchio Classico eletto addirittura Bianco dell'Anno. E che dire dello scorso anno quando la rivista Wine Enthusiast incoronò un altro Verdicchio, un Classico Superiore, come miglior bianco al mondo? "Nella nostra regione – spiega Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche – circa il 40% degli agriturismi propone degustazioni ai propri ospiti e secondo un'indagine condotta dalla nostra organizzazione con l'istituto Ixé, quasi sei italiani su dieci (58%) in vacanza visitano frantoi, malghe e cantine per acquistare prodotti locali del territorio direttamente dai produttori, ottimizzare il rapporto prezzo/qualità e portarsi a casa un pezzo di storia della tradizione italiana a tavola". Ma quanto pesa l'agroalimentare nella scelta che il turista fa per la meta dei suoi viaggi? Secondo Osservatorio sull'Economia del Turismo delle Camere di Commercio oltre un viaggiatore su cinque sceglie le Marche per i suoi paesaggi naturali, il 16% per i prodotti tipici locali (4 punti in più rispetto alla media italiana) e c'è anche un 4% che cerca la ristorazione di eccellenza. Tra questi ci sono anche gli enoturisti che raggiungono le Marche alla scoperta delle eccellenze e hanno a disposizione oltre 15mila ettari di vigneti e produzioni di qualità che, secondo il report Qualivita Ismea, valgono oltre 100 milioni di euro. "Ed è proprio per continuare a promuovere di più e meglio la nostra regione – conclude la presidente Gardoni – che come Coldiretti abbiamo sostenuto l'esigenza e plaudito all'approvazione della nuova legge sull'enoturismo grazie alla quale oggi le aziende vitivinicole hanno possibilità di accogliere persone, organizzare degustazioni, cene in vigna. Questa, insieme alla nuova legge sugli agriturismi darà a tutte le aziende maggiori possibilità e flessibilità per organizzare attività collaterali e attirare un turismo sempre più alla ricerca di esperienze vere e genuine per vivere i territori".