ANCONA - Vino e salumi sono i prodotti che trainano la crescita dell'export agroalimentare Made in Marche nel 2024. Un anno da record al termine del quale la nostra regione supera i 587 milioni di euro nei mercati esteri, con un +4% rispetto allo scorso anno e una cifra più che raddoppiata rispetto a 15 anni fa. L'analisi di Coldiretti Marche su dati Istat si è concentrata anche sui vari settori. Pur rallentando (-5,8%) il vino resta il prodotto di punta con oltre 61 milioni di valore nel mondo. Mondo enologico tallonato dai salumi con le carni lavorate che superano i 60 milioni (+2% rispetto al 2023). Bene anche formaggi, latticini e altri prodotti caseari con un 2024 da 34,6 milioni (+6%) e l'ortofrutta lavorato e conservato a 38 milioni (+4,6%). Tra le crescite maggiori, luci sulla pasta che con un +9,2% rispetto al 2023 sfiora i 25 milioni di euro. "Tuttavia – dicono da Coldiretti Marche – non mancano le preoccupazioni perché su questa crescita pesa la minaccia dei dazi americani, con l'ipotesi di un incremento del 25% sulle esportazioni agroalimentari Made in Italy. Se applicati, potrebbero frenare le vendite su un mercato statunitense che per le Marche vale quasi 50 milioni di euro. Non è l'unico fronte che stiamo monitorando con attenzione. L'intera agricoltura italiana è messa a rischio da accordi di libero scambio come il Mercosur, mercato di Paesi sudamericani con i quali non c'è reciprocità di leggi. Basti pensare all'uso diffuso di antibiotici e pesticidi anche vietati nell'Unione Europea o le gravi violazioni dei diritti dei lavoratori".