ANCONA - Gli effetti della guerra in Medio Oriente e le tensioni in Mar Rosso si abbattono sulla situazione già delicatissima di un settore tra i più colpiti nel periodo covid e post covid. Stiamo parlando della zootecnia, soprattutto quella delle aree montane, con Coldiretti Marche che ha lanciato alla Regione un importante campanello d'allarme e una serie di proposte che possono salvare il settore, altrimenti destinato ad un lento ma costante declino. In particolare l'organizzazione agricola di maggiore rappresentanza ha individuato il Csr (l'ex Psr) come lo strumento per intervenire velocemente. Tra le richieste, quella di avere una maggiore indennità compensativa per chi conduce allevamenti in area montana, l'aumento del massimale sul contributo per il benessere animale a 200 capi (anziché gli attuali 100), garantire l'entità del premio pascoli e bio nell'anno di passaggio alla nuova programmazione per renderla meno impattante in termini di liquidità. "Nelle Marche abbiamo assistito, negli ultimi 5 anni, a un dimezzamento degli allevamenti – commentano da Coldiretti Marche - anche se poi, andando ad analizzare la consistenza dei capi, ci rendiamo conto che il trend negativo è minore. Questo significa che sta cambiando il tessuto economico, con un minor numero di aziende ma più strutturate, di dimensioni maggiori rispetto al passato". Nella nostra regione si contano circa 10.600 allevamenti tra bovini, suini e ovicaprini (-50% rispetto al 2018) con quasi 42mila capi (-14% rispetto a 5 anni fa). "La zootecnia è il settore che più di tutti sta risentendo della crisi – concludono da Coldiretti – con un incremento di spese molto consistente". Coldiretti, in questi anni, per sostenere il settore, ha ripristinato l'assistenza tecnica zootecnica attraverso l'avvio dell'Associazione Allevatori Marche Umbria e sul fronte politico ha spinto ed ottenuto numerose misure di sostegno per la zootecnia, dai contributi covid per il settore, ad 1,35 milioni di euro per i mattatoi marchigiani, il ripristino a breve dei contributi per l'acquisto di riproduttori per la Razza Marchigiana, la conferma di misure del Psr a sostegno del settore e il 100% di contributo per realizzare recinzioni e prevenire gli attacchi da lupo e l'incremento dei risarcimenti in caso di predazione.