ANCONA - Giovani, istruiti e soprattutto agricoli. Sono sempre di più i laureati che abbracciano il settore primario nelle Marche e per agevolare il loro ingresso sono di prossima uscita i nuovi bandi per il primo insediamento della Regione.
Proprio in vista della loro pubblicazione Coldiretti Marche sta programmando una serie di iniziative dedicate per illustrare tutte le possibilità e le procedure per accedere ai finanziamenti.
"Sono i primi bandi della nuova programmazioni avviata a gennaio 2023 – spiega Arianna Bottin, delegata di Giovani Impresa Marche – e per questo c'è grande attesa. Noi siamo pronti a trasformarci in tutor per i giovani che vogliono trasformare l'agricoltura nella loro traiettoria di futuro".
Nuove generazioni, più votate all'innovazione e aperte al futuro, crescono tanto che la nostra regione vede, secondo l'ultimo report Ismea su Giovani e Agricoltura, l'incidenza di laureati al timone sul totale delle imprese giovanili attive al 22,6%.
Si tratta del terzo dato più alto d'Italia con le Marche precedute solo dalle vicine Umbria e Toscana. Se guardiamo alla totalità dei lavoratori impegnati nei campi – oltre 21mila tra autonomi e dipendenti – la quota di coloro che hanno meno di 40 anni supera il 27%. Dato che acquista maggior valore nella nostra regione se pensiamo che l'incremento si è accentuato dopo il sisma del 2016. Le aziende agricole condotte da un giovane sono aumentate del 34% dal 2015 a oggi.
"Ai precedenti bandi di primo insediamento hanno partecipato dal 2016 circa 1000 tra ragazzi e ragazze – spiegano da Coldiretti - spesso partendo da zero oppure ammodernando una vecchia attività prima gestita dai padri o dai nonni. Anche con poca esperienza ma subito orientati verso le nuove attività agricole nel segno della multifunzionalità: trasformazione e vendita diretta, agriturismi, agricoltura sociale. Usano le nuove tecnologie per ampliare il mercato oltre i confini locali e nella stessa coltura dei campi attraverso nuovi macchinari che razionalizzano al meglio le risorse".