PESARO – Il penultimo posto comincia a pesare sulle spalle della Carpegna Prosciutto Pesaro. Dare continuità ai risultati è quello che servirebbe, ma prima bisogna superare alcune lacune, ormai evidenti. Come spiega bene coach Spiro Leka: “La mancanza di solidità vicino a canestro è evidente, ci hanno sovrastato a rimbalzo e nel gioco in area”.
La partita l’aveva preparata bene, ma Brindisi è stata più brava. “Quando subisci 52 punti nel pitturato, anche il 50% da tre punti con cui abbiamo tirato non basta. Speravamo bastasse almeno per stare punto a punto, ci abbiamo provato, ma ogni volta che siamo arrivati a -5 ci hanno rimandato a -12”.
Stende un velo pietoso sull’ultimo minuto e quel parziale che ha segnato il punteggio più di quanto dovuto. “Contro avversari così fisici dobbiamo prima di tutto cercare di pareggiare il livello atletico, ma ci riusciamo a corrente alternata. E così loro sono entrati in area sia con i piccoli, sia con i lunghi: ci hanno fatto male” prosegue Leka.
Che poi con onestà valuta la partita di Ahmad: “Se uno forza un tiro in una partita ,non posso dire nulla. Oggi ha giocato di squadra, quindi è la squadra che deve fare di più. Tutti siamo mancati nei momenti decisivi, poi è entrato in ritmo Allen e i buoi erano già scappati”.
Di certo capire cosa sia mancato nei momenti chiave è l’obiettivo di oggi, giornata spesa dal coach a riguardare la partita. A cominciare da quella palla persa in modo incredibile da Quirino De Laurentiis che ha segnato il quarto periodo, perché diventata un assist per il contropiede di Allen che ha scatenato il palasport di Brindisi.
“Dobbiamo diventare più duri, non possiamo farci trovare così, serve continuità durante il match e dobbiamo scendere dalle montagne russe. Già da domani lavoreremo sulla fisicità”. Anche perché domenica contro Cantù ne servirà proprio tanta.