FERMO - “È fondamentale che i bandi siano chiari, semplici e senza troppi vincoli, altrimenti per gli artigiani e i piccoli imprenditori la partita è già persa in partenza. Impossibile investire il 20-30% delle risorse in consulenze per interpretare il bando”. Attilio Sorbatti, imprenditore del cappello e volto di punta della Cna, manda un messaggio chiaro alla regione, dopo il grazie dovuto per i 920mla euro stanziati per la formazione di figure cardine del settore moda.
A questo si aggiungono anche i nuovi bandi per l’area di crisi complessa in uscita, dopo l’ulteriore finanziamento deciso dall’assessore Antonini. “Siamo arrivati a questo punto grazie al Tavolo della Moda che ha interpretato le reali esigenze – sottolinea il coordinatore della Cna Fermo, Andrea Caranfa – delle imprese. Una boccata d’ossigeno per chi è alla ricerca di figure specializzate e manodopera per rispondere alle sollecitazioni del mercato ed essere competitivi”.
Infatti, dopo i buoni riscontri arrivati dalle fiere di settore come il Micam e l’ottima performance dell’export marchigiano, le risorse messe a disposizione fanno ben sperare gli imprenditori: “Risorse che sono – precisa Paolo Mattiozzi, Federmoda - per tutta la filiera, dal tessile all’abbigliamento”. Per gli artigiani ora la sfida è una: “Unire lavoro e formazione in modo da fermare o spopolamento dei piccoli borghi e quindi dell’artigianato”.
