PORTO SAN GIORGIO – Raccontare il territorio e le sue eccellenze anche grazie allo stoccafisso alla fermana, piatto tipico ormai consolidato nella tradizione enogastronomica locale.
Ecco l'obiettivo del confronto a Porto San Giorgio organizzato grazie al lavoro congiunto dell'Accademia dello Stoccafisso alla Fermana e alla collaborazione di CNA Fermo, per organizzare un momento di confronto dedicato alle produzioni enogastronomiche volàno per lo sviluppo turistico del territorio. Il convegno che ha preceduto poi la degustazione presso il Ristorante Cobà a cura dello chef Guido Gennaro con oltre 120 partecipanti è stata l'occasione per riflettere sulle potenzialità enogastronomiche della Regione Marche e di confronto con altri casi di successo.
Dopo i saluti introduttivi di Saturnino Di Ruscio, Presidente dell'Accademia dello Stoccafisso alla Fermana e di Andrea Caranfa, Direttore del CNA di Fermo per condividere l'importanza della collaborazione tra le due realtà per la valorizzazione delle nostre produzioni agroalimentari e quello istituzionale di Paolo Calcinaro sindaco di Fermo, della consigliera regionale Jessica Marcozzi, di Luca Pezzani, sindaco di Petritoli e presidente dell'Associazione Marca fermana e di Marco Tombolini Assessore sangiorgese, è partito il confronto con Tiziana Agostini, Presidente della Confraternita del baccalà alla vicentina e con Pericle Truja, Presidente dell'Accademia dello Stoccafisso all'Anconitana.
Dalla loro testimonianza è emerso l'impatto sul turismo enogastronomico locale attraverso l'appuntamento con la Festa del Baccalà di Sandrigo che consente ad un piccolo comune del vicentino con poco più di 8.000 abitanti di convogliare più di 33.000 turisti in pochi giorni. Pericle Truja, presidente dell'Accademia dello Stoccafisso all'Anconitana ha posto l'accento sulla capacità di catalizzare molti interessi diversi grazie ad un piatto molto rinomato nonostante non si peschi nel mare dell'Adriatico. Particolarmente interessanti gli excursus storici legati alla Via Querinissima, che mette in contatto, partendo dalle Isole Lofoten per arrivare al Sud Italia, le varie associazioni legate a questo pesce, ripercorrendo la leggendaria strada percorsa da Pietro Querini. T
ale progetto è di massima importanza, affinché si venga a stabilire un saldo legame e una fruttuosa cooperazione tra Accademie e Confraternite d'Italia, per andare a strutturare una catena turistica di livello. Ad essa è collegata "La Via Italiana dello Stoccafisso".
In termini di promozione del turismo enogastronomico Alberto Monachesi in rappresentanza di Tipicità – Made in Marche Festival ha offerto una disanima del lavoro in corso nelle Marche per valorizzare la cultura delle eccellenze ed una nuova visione di esperienza da vivere immersi nel luogo in cui si è ospiti e che va oltre la semplice esperienza estetica ed emozionale e coerente con il concetto che ormai il turista si muove per motivazione e non per destinazione.
Le conclusioni sono state a cura di Paolo Silenzi, Presidente di CNA Marche. La cena è stata aperta con un vino di Malvasia di Candia, la stessa che il Querini trasportava nel suo viaggio quando naufragò approdando alle Isole Lofoten dove scoprì lo stoccafisso. Dagli organizzatori un grazie ai produttori che si sono messi a disposizione: Molino Agostini e la cantina Bastianelli.