di Raffaele Vitali
PORTO SANT’ELPIDIO – Clementoni, Sifa e Scatolificio Valtenna: tre big si mettono insieme e investono nell’ITS Smart guidato da Andrea Santori. Nasce così il corso di meccatronica che ha l’ambizione di formare le figure professionali necessarie a un sistema in continua crescita, in cui trovare soddisfazione dopo lo studio, oltre che reddito.
La fondazione ITS inizia così un nuovo corso, lezioni in partenza a ottobre, iscrizioni in fase di avvio e già decine di potenziali corsisti he si sono fatti avanti. La grande novità, corso a parte, è al fianco del presidente Andrea Santori, la nuova direttrice Elisabetta Baldini. “In termini calcistici abbiamo acquistato sul mercato il pezzo pregiato, arriva dalla Toscana, gestiva 14 corsi dell’ITS di Firenze. Abbiamo scelto di crescere e di cominciare a farlo, come Cda, dalla figura chiave”.
La scelta della meccatronica, che presto sarà seguita da logistica e intelligenza artificiale, Santori la spiega facilmente: “Il nostro compito è unire politiche industriali e politiche della formazione. Noi vogliamo garantire il miglior percorso al sistema economico e sociale”. Da quando guida la Fondazione, Santori sta cercando di creare strade funzionali alle imprese, ma soprattutto di dare ai giovani il destino migliore.
Il corso in partenza è legato alla meccatronica. “Nascerà la figura di tecnico superiore per cartotecnica, grafica e packaging. Ci siamo confrontati con tre grandi aziende che si sono messe in sinergia: Clementoni, Valtenna e Sifa”.
Praticità e competenza è quello che si chiede per i 25 partecipanti, che alla fine troveranno posto nelle aziende, sia per i tirocini, sia per il vero lavoro post diploma. “Non dobbiamo disperdere risorse, i corsi sono gratuiti e le risorse vanno usate al meglio”.
Presto oltre a villa Baruchello, l’ITS avrà in funzione la sede ipertecnologica all’interno del mercato coperto di Fermo. “Il piano nobile, legato al laboratorio informatico e alla sala convegni, dovrebbe essere pronto entro settembre. Abbiamo coinvolto aziende leader a livello italiano, siamo alla fase di assemblamento dell’infrastruttura” prosegue Santori. A disposizione ci saranno poi 3 mila metri quadri con laboratori, aree per start up dei giovani, sul modello che in Europa sta già funzionando. Metteremo a disposizione anche istituti di credito per finanziare le migliori attività”.
Tutto questo per avvicinare sempre più i giovani al sistema ITS. Ne è sicura la direttrice Baldini: “ITS Smart deve formare figure qualificate e seguendo anche gli investimenti del Ministero diffondere tecnologie abitanti 4.0. grazie a questo corso, costruiremo un piano che permetta di progettare in maniera grafica e digitale nel settore del packaging con software 3d, sistemi cadcam e tecnologie additive. Il tutto per raggiungere sostenibilità, efficienza e costi”.
Ascoltano gli imprenditori. A cominciare da Silvio Giordano, COO (Chief operation officer) Clementoni: “Siamo onorati di far parte di questo progetto. Noi vogliamo essere attori della formazione. In questo percorso con le altre due aziende abbiamo portato modernità e dimostriamo che il territorio è sensibile al preparare futuri quadri di produzione”.
Luca Torquati, scatolificio Valtenna, aggiunge: “Mi occupo di produzione, lavoriamo a questo corso da mesi. Non è scontato che aziende dello stesso settore dialoghino. Ma è fondamentale la rete. È un corso molto ‘open’, usciranno ragazzi i grado di inserirsi in un contesto industriale che evolve negli aspetti tecnologici. Chi lavora con le macchine deve portare know how e competenza, la formazione necessaria è specialistica, ma trasversale. Come si trattano i materiale in ingresso, conoscenza della catena del processo produttivo. Non formiamo solo un operatore di macchina, ma usciranno dei quadri di produzione”.
Infine Marco Loreti, direttore generale Sifa, azienda della famiglia Trasarti di base a Francavilla, soprattutto nel settore porta pizze. “Con due aziende amiche ci siamo subito trovati. Difficoltà di gestire l’azienda, parte di recruitment assume difficoltà. Dobbiamo colmare il gap tra studi superiori e inserimento nel mondo del lavoro. Stiamo investendo in tecnologie, non è semplice reperire persone qualificate che abbiamo una preparazione a 360 gradi della manifattura. Dall’informatica l’elettronica fino alla gestione dei processi produttivi. In Europa funziona tutto questo, anche noi vogliamo arrivare ad aver personale pronto e operativo”.
Per tutti la speranza è che la rete di aziende cresca. Coordinatore del corso è Daniele Postacchini, oggi a Roma per il progetto Academy. Sede del corso tra villa Baruchello, i laboratori di Fermo e all’interno delle aziende.
“Siamo aziende di eccellenza, questo significa formare e selezionare il personale giusto che sappia muoversi tra gestione e prodotto. Questo biennio è un tentativo smart per formare quadri, noi abbiamo bisogno perché abbiamo difficoltà a trovare le figure” ribadisce Giordano. Del resto il mondo della cartotecnica e del packaging non hanno un percorso mirato anche universitario, l’ITS permette di definire il percorso. “Siamo tre aziende nel packaging con esigenze diverse. E saremo coinvolti nella parte formativa, difficile pensare a un percorso migliore”.
È soddisfatto Santori che per favorire l’arrivo di studenti anche da fuori regione, ha trovato le risorse per delle borse di studio, fino a 6mila euro l’anno, per supportare chi magari non potrebbe permettersi di raggiungere Porto Sant’Elpidio, dovendo seguire un corso da 1800 ore, di cui 800 in azienda. “Quest è la tarda giusta per fare dell’ITS il riferimento per tanti giovani. Le tre aziende oggi sono un esempio da seguire e far conoscere, considerando che mettono a disposizione anche numerosi tecnici come prof. Tuto per supportare formazione ed economia del territorio”.