FERMO – I rischi sono maggiori dei benefici per il presidente Francesco Acquaroli. E così, la giunta regionale, dopo un lungo confronto sull’andamento epidemiologico nelle Marche, ha deciso che il 7 gennaio gli alunni degli istituti superiori no torneranno in classe.
Importante anche il confronto avuto dall’assessora Giorgia Latini con il mondo della scuola, oltre al direttore scolastico Marco Ugo Filisetti, i rappresentanti dei dirigenti, dei sindacati degli insegnanti e rappresentanti della consulta degli studenti e dei genitori: “La didattica a distanza per le scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, proseguirà al 100% fino al 31 gennaio” chiarisce Acquaroli.
Domani il presidente firmerà una ordinanza specifica che spiegherà la decisione “assunta allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus e garantire quanto più possibile la salute e la sicurezza dei cittadini e la tenuta delle strutture ospedaliere”.
Il provvedimento entrerà in vigore il 7 gennaio e disporrà che le istituzioni scolastiche di secondo grado continuino a svolgere le lezioni tramite il ricorso alla didattica a distanza al 100%. “Restano garantite in presenza le attività laboratoriali e quelle per alunni con disabilità o bisogni educativi speciali. La giunta si riserva comunque la possibilità di revoca o modifiche del provvedimento sulla base dell’andamento della situazione epidemiologica regionale” conclude Acquaroli.
"Il nostro obiettivo - aggiunge la Latini - è raggiungere una riapertura delle scuole in continuità e in sicurezza, evitando continue ordinanze di chiusura e riapertura: un'altalena che produrrebbe ulteriore incertezza e non servirebbe a nessuno".