di Raffaele Vitali
AMANDOLA - Varianti, accordi, problemi con i privati, ditte cariche di lavori e la politica che si prende un break pensando ad altro. Sono tante le ragioni dietro i ritardi nelal fine dei lavori per la realizzazione della circonvallazione di Amandola. Un’opera pensata e finanziata più di dieci anni fa, che doveva essere pronta già da tempo e che ultimamente aveva visto il cantiere immobile.
“Ma ora è ripreso” spiegano dalla Provincia di Fermo, titolare dell’appalto affidato a un’Ati di aziende tra l’altro locali. Tra i problemi sopravvenuti c’era anche una frana, ma per questo il comune di Amandola guidato da Adolfo Marinangeli ha intercettato un finanziamento da 300mila euro, subito messo a disposizione della Provincia e che ora, proprio una delle ditte dell’Ati, metterà a terra.
“La prossima settimana inizierà la realizzazione della palizzata (con i fondi trovati dal Comune, ndr) che difenderà la strada dalla collina. Ma non solo – spiega la Provincia – ci sarà anche l’accelerazione per i due tratti mancanti che andranno poi connessi con le rotatorie alla viabilità ordinaria”.
L’obiettivo delle imprese è di chiudere i lavori entro l’anno, in questo modo verrebbe garantito anche l’adeguamento dei prezzi che invece nella nuova finanziaria non è previsto. Male che vada, se il tempo non sarà alleato, si arriverà a febbraio. Per Amandola sarebbe la svolta, finalmente la piazza potrebbe essere chiusa durane le manifestazioni e i camion smetterebbero di passare, e spesso danneggiare, l’arco di piazza.
Il tempo è servito anche a risolvere una questione chiave, ovvero l’accordo con privato e comune per l’attraversamento di una strada, si è scelto l’incrocio a raso piuttosto che un ipotetico sottopasso che sarebbe costato troppo e avrebbe impattato anche dal punto di vista infrastrutturale con le sue rampe.