FEREMO – Mossa molto importante da parte del ministero per le Infrastrutture e Trasporti. Un miliardo di euro per le province italiane spalmati da oggi al 2024 per aumentare la sicurezza lungo le strade. La notizia arriva dal viceministro Giancarlo Cancelleri. “Tra i parametri presi in considerazione nella ripartizione delle cifre stanziate - afferma Cancelleri - sono state considerate sia la consistenza della rete viaria, sia il tasso di incidentalità sia la vulnerabilità rispetto a fenomeni di dissesto idrogeologico, prevedendo quasi un miliardo di euro, di cui 60 milioni per il 2020, 110 milioni per il 2021 e 275 milioni ogni anno per gli anni dal 2022 al 2024. La ripartizione nello specifico prevede 82 milioni al Piemonte, 114 alla Lombardia, 69 al Veneto, 29 alla Liguria, 99 all'Emilia Romagna, 88 alla Toscana, 20 all'Umbria, 36 milioni alle Marche, 52 al Lazio, 36 all'Abruzzo, 12 al Molise, 80 alla Campania, 63 alla Puglia, 22 alla Basilicata, 47 alla Calabria, 37 alla Sardegna e 88 alla Sicilia".
Entrando nel dettaglio, alla provincia di Fermo vanno 5milioni e 176mila euro. Meno di tutti gli altri territori, ma è anche l’area più piccola. Chi può sorridere è Macerata che incassa 8,4 milioni, come Pesaro e Ancona, mentre Ascoli Piceno ottiene 5,8 milioni. “Risorse molto importanti perché non riguardano l’ordinario, quindi gli asfalti. Ci permetteranno interventi strutturali, rotonde o raddrizzamenti di alcuni tratti. Il fatto che siano spalmate su più anni ci permette anche una programmazione all’interno del bilancio triennale” spiega la presidente della Provincia, Moira Canigola.
I soldi sono spalmati nel tempo 300mila euro nel 2020, 500mila nel 2021 e poi 1,4 milioni per i tre anni rimanenti. “Gli interventi previsti e ripartiti per Province e Città metropolitane - commenta il Viceministro - rispondono alle esigenze di sicurezza stradale dei cittadini, al fine di ridurre l’incidentalità e consentire il diritto alla mobilità in tutte le aree del Paese. Avere a disposizione la certezza di nuove risorse per i prossimi 4 anni consente agli enti locali di avviare subito interventi urgenti e di definire un'adeguata programmazione di altri più profondi interventi per gli anni successivi. Un segnale forte e doveroso per tante regioni, questa è l'Italia che vuole ripartire e recuperare il pesante gap infrastrutturale con il resto d'Europa. Il nostro Paese merita strade sicure e moderne".
@raffaelevitali