PORTO SANT’ELPIDIO – Spegnete la televisione e assicuratevi un posto sulle tribunette del centro tennis Ok Sport di Porto Sant’Elpidio. È qui che dal 7 all’1 giugno i campioni di padel daranno spettacolo. Va in scena il torneo internazionale di Padel FIP Rise valido per il Cupra Fip Tour. I campo 41 coppie, tra cui i primi otto campioni italiani e poi campioni internazionali che arrivano dall’Argentina, dalla Spagna, Francia, Inghilterra, Belgio, Svizzera, Portogallo e India.
Confermato l’ingresso libero, perché lo spettacolo deve essere per tutti, grazie anche al supporto di importanti sponsor, a cominciare dalla 3F Elettronica di Monte Urano di Andrea Ferracuti. Per chi vuole, possibilità di mangiare sul food bus.
Da tre anni a questa parte il torneo è cresciuto senza sosta grazie al lavoro di Andrea e Marco Marziali. “partner fondamentale è il villaggio Le Mimose, che permette agli atleti di spostarsi solo di pochi metri per giocare dopo aver dormito” spiegano gli organizzatori.
Per il sindaco Massimiliano Ciarpella è la prima conferenza stampa: “Cresce il torneo, cresce la ricettività per le nostre strutture. Ci troviamo nel cuore di un piccolo villaggio sportivo dove chi entra può decidere se giocare a padel, tennis, calcetto o spostandosi di pochi metri andare in piscina”.
Il Comune incassa: “Lo sport è un volano di crescita, qui ci sono organizzatori che investono e che in questo modo veicolano l’immagine di Porto Sant’Elpidio, anche grazie a dirette e streaming sui canali della federazione”.
Quella Federazione che Emiliano Guzzo appresenta a livello regionale con orgoglio: “Il torneo di Porto Sant’Elpidio è l’unico a livello internazionale nelle Marche. Giocano alcune coppie importantissime tra le prime cento del mondo. Tra i Paesi, i primi cinque italiani, spagnoli e argentini. Insomma, vedrete giocare i migliori e tanti giovani talenti”. Ormai Porto Sant’Elpidio è la capitale del padel marchigiano coni suoi 10 campi a disposizione: “Qui si passa dai campioni alle scuole di avviamento, il padel entra nelle scuole come si faceva prima per il basket. Per questo il centro Italia non ha eguali” prosegue Guzzo.