di Francesca Pasquali
SERVIGLIANO - Il 14 settembre 1975 Pier Paolo Pasolini gioca la sua ultima partita di calcio. Lo fa a San Benedetto del Tronto, dove il suo amico Ninetto Davoli soggiorna dopo aver girato il film "Il vizio ha le calze nere".
In campo, al “Ballarin”, scendono le Vecchie Glorie della Samb e la Nazionale Artisti. Parte da qui “L’ultima partita di Pasolini”, il documentario del regista serviglianese Giordano Viozzi, distribuito in esclusiva su Sky Arte HD il 2 novembre (ore 21.15 e 23.50).
Data non casuale quella della “prima” televisiva, a 45 anni esatti dalla morte di Pasolini. Il documentario, in replica il 3 novembre alle 14.30 e l’8 alle 16.20, è frutto di un meticoloso lavoro di ricerca del filologo Francesco Anzivino.
La storia si dipana tra sosia di Yul Brynner, lungomare cementificati, nuclei armati delle Brigate Rosse e un senso di sconfitta che aleggia sul principale protagonista di quella partita, sulla città che lo ospita e sull’Italia intera.
Partendo da un incontro di calcio, il film racconta un periodo storico molto importante per il Paese, con le sue contraddizioni e le sue tragedie e un aspetto del poeta e regista friulano apparentemente frivolo e giocoso, ma che ci permette di conoscere ancora meglio questa figura determinante del '900 italiano. Un progetto articolato, quello scritto da Viozzi e Francesco Maria Anzivino e prodotto da Sushi Adv, che ha richiesto cinque anni di lavorazione.
Sullo schermo, oltre al compianto regista, ci saranno Ninetto Davoli, Fabio Capello, Giorgio Bracardi, Massimo Raffaeli, Giovanni Bianconi, Emidio Clementi, Pierpaolo Capovilla, Valerio Piccioni, Livio Lozzi e Bruno Filippini.