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Cinema. Come è dolce la Neve di Riccioni: l'attore conquista con regia e sceneggiatura. Azzurra è la superstar

6 Marzo 2024

di Raffaele Vitali

Fermo – Neve sul cinema italiano. Una Neve che abbraccia, che coccola, che rende la realtà un po’ più magica. È cresciuto Simone Riccioni, inutile negarlo. Soprattutto come sceneggiatore e regista. Il suo nuovo film, nelle sale dal 7 marzo, che abbiamo visto in anteprima al Super 8 è un dolce schiaffo, è una toccata di fioretto che prima ti punge, poi ti conquista con le eleganti movenze e poi ti carica con la stoccata vincente. Difficile raccontarlo senza anticiparne i contenuti, ma ‘Neve’ è uno di quei film che si può tranquillamente dire ‘da vedere’.

C’è stato grande movimento attorno alla realizzazione perché Riccioni, al quinto film, ha inserito un tema molto attuale e doloroso, quello del bullismo. È sua abitudine portare dentro il cinema temi sociali, lo ha fatto ogni volta. Ma è sbagliato dire che sia un film sul bullismo, tutt’altro. La bravura di Riccioni è quella di inserirlo all’inizio, per poi  lasciare nello spettatore la consapevolezza del danno provocato fino al finale che chi andrà al cinema scoprirà. In mezzo c’è tanto altro, c’è il Riccioni che sta diventando grande e si interroga sul suo essere giovane attore, bello e con un talento poco utilizzato, ma anche  figura di riferimento per una bambina.

Ecco, la ragazzina è Azzurra Lo Pipero, senza ombra di dubbio la vera sorpresa del film che ha in Margherita Tiesi, molto coinvolgente, e Simone Montedoro i due volti nazionali. Plauso anche per Alessandro Sanguigni, il vero amico di Leo (Simone Riccioni) capace di stimolare riflessioni anche con le sue auliche e teatrali battute.

Ma tornando ad Azzurra, che impersona Neve, ha ragione Riccioni “Una talento così in tanti anni che insegno teatro non l’avevo mai trovato”. La sua forza è l’espressività. Con il volto, anche senza parlare, riempie lo schermo e questo crea grande empatia nello spettatore, toccato dalle scene del film in cui malinconia, dolore e grandi gioie si alternano senza accorgersene.

E poi c’è il territorio, c’è lo spot continuo delle Marche, dei suoi borghi, oltre che di qualche azienda che inevitabilmente vien inquadrata, perché senza quelle sarebbe difficile produrre un film in dipendenti e  aggredire il complesso mercato delle sale cinematografiche. Pensiamo alla Bcc Ripatransone, main sponsor “perché Simone ci ha conquistato dopo il primo incontro con la sua storia” ricorda a fine proiezione il direttore generale Verdecchia.

Quando il film finisce, tra le note delle canzoni di Andrea Radice, un lungo applauso anticipa l’arrivo dei protagonisti in sala insieme con le istituzioni che hanno creduto nella sceneggiatura di Riccioni, dalla prefetta vicaria De Notari Stefano di Vastogirardi alla vice questore Abbate che ringrazia Riccioni “perché in questo modo si sensibilizzano i giovani e si fanno riflettere”, fino al presidente della Provincia Michele Ortenzi, “che bello poter ammirare le nostre Marche in un film così vero e toccante”.

Un film per giovani che entra nelle scuole, sono già 10mila gli studenti incontrati e l’attore regista fino al 14 maggio ha ogni mattin a un incontro. Anche in questo viene fuori la doppia anima di Riccioni, quel dell’attore impegnato, segnato dalla sua infanzia toccata dal bullismo, e del produttore che il film deve farlo girare e vedere.

Il cinema vi aspetta. Neve racconta l’amore per il teatro e la sua forza rigenerante. In fin dei conti, come raccontano i protagonisti, “la vita non chiude mai il sipario, ti riserva sempre qualche sorpresa”. E con Riccioni pur nella sofferenza alla fine è sempre una bella sorpresa.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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