FERMO – Si parla di crisi idrica e soluzioni, trovate e future. “Ad Arquata del Tronto abbiamo recuperato 80-90 litri secondo che vengono immessi nelle tubature”. Erano consci alla Ciip che si sarebbero trovati di fronte alla mancanza d’acqua, lo dicevano gli studi forniti dalle università regionali e quelli dei tecnici interni. “Da questa notte riapriamo tutti i serbatoi. Se non avessimo preso queste decisioni, in primis l’ingegner Tonelli che ha fatto un restyling complessivo dell’esistente, i problemi sarebbero stati ben maggiori”. 400mila utenti serviti e l’acqua dentro le casette che tanto piacciono ai cittadini, ecco il mondo della Ciip di Pino Alati affiancato dal direttore Celani. “E presto aggiungeremo una figura per il controllo di gestione, dobbiamo governare il cambiamento per migliorare”.
NOVITA’
Il 14 dicembre si apre la gara dell’interconnessione con i sette gestori di Marche sud guidati dalla Ciip: “Questa è la riprova che c’è grande considerazione su di noi. In questo modo noi porteremo acqua anche a chi oggi non ce l’ha” prosegue Alati che su questo si è confrontato con Borrelli, responsabile Protezione civile, che ha stanziato 5,5 milioni a fondo perduto per la crisi idrica. L’appalto per l’interconnessione vale 230milioni di euro, il Rup è l’ingegner Ianni, tecnico interno all’azienda piceno-fermana, come interno, Tonelli, è il Rup del nuovo acquedotto del Pescara.
ARERA
Prorogata la gratuità dell’acqua per chi è nel cratere fino al 31 dicembre 2020. La Ciip restituirà quando pagato in questi ultimi mesi.
DISCARICA
La decisione di provare a compare la vasca della discarica in zona Castignano ha fatto rumore, Alati entra nel merito. “Noi spendiamo 2 milioni per portare fanghi e rifiuti in discarica e in più abbiamo un progetto non ancora approvato dalla provincia di Ascoli, mentre a Fermo siamo in arrivo, per l’autorizzazione all’essicamento fanghi. L’azienda deve fare economie e progettare per l’interesse pubblico, da qui la scelta”. Avendo la possibilità di acquistare una vasca per 12 anni, la Ciip ha presentato un’opzione (Opa), ma ancora nessuna firma e soprattutto nessuna vera offerta. “Se piove bene, se non c’è acqua, come facciamo? Bisogna trovare alternative finanziarie, non si può ragionare solo sull’aumento delle bollette. Invece, attraverso investimenti mirati, arriveremo a una riduzione dei costi per il cittadino”.
La discarica, che costa un milione di euro, è per Alati nelle possibilità economiche dell’azienda: “Dimostriamo il sicuro vantaggio con i dati, ma torneremo in assemblea. In dieci anni siamo passati da 14 a 20milioni di fatturato rinnovando l’azienda senza aumentare i dipendenti e quindi i costi, tanto per cfar capire come è amministrata la Ciip” ribadisce.
NUOVE SORGENTI
“Stiamo puntando su Foce di Montemonaco. Abbiamo dialogato con il Parco che ha dato disponibilità. Sono anni che facciamo ricerche” ribadisce. Poi c’è la burocrazia che spesso stoppa tutto.
ACQUEDOTTO
Partono i lavori della condotta di Lido per poter spostare il depuratore in meno di due anni, con la sospensione dei lavori prevista durante l’estate come chiesto dall’amministrazione comunale.
r.vit.