FERMO - Si chiude con poco meno di quattro milioni di attivo
(3.984.147) il bilancio 2020 del Ciip. Mentre gli investimenti
realizzati l’anno scorso ammontano, nel complesso, a 20.756.819. Dati
forniti l’altro ieri durante l’Assemblea dei 59 soci del consorzio
idrico, che ha approvato il bilancio consuntivo. La sintesi dell’anno
trascorso l’ha fatta il presidente Giacinto Alati che ha ringraziato i
sindaci soci «per la fiducia e la collaborazione accordate» e i
dipendenti, tecnici, amministrativi e operativi «che hanno sempre
garantito il servizio nei vari settori di competenza, nonostante i
periodi critici dovuti alla crisi idrica e al Covid». A illustrare il
bilancio, il dirigente della Funzione finanza e logistica, Cesare
Orsini. Un risultato «più contenuto rispetto a quanto previsto dal
Piano economico finanziario approvato dall’Ato 5 Marche Sud e
dall’Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente),
dovuto ai minori consumi di scuole, uffici pubblici, esercizi
commerciali, palestre e industrie, a causa del lookdown e dai maggiori
costi sostenuti per affrontare la crisi idrica», è stato spiegato.
Sessantasei gli euro di investimento pro capite effettuati dal Ciip,
contro una media nazionale di 44. Cifra che, da sola, rappresenta il
22% degli investimenti annui realizzati complessivamente dai 12
gestori principali della regione. È stata poi la volta del
responsabile del Servizio reti, Massimo Tonelli, che ha illustrato
l’intervento dello scorso 18 maggio sulle adduttrici dell’acquedotto
del Pescara. Lavoro che ha visto impegnate circa cento persone tra
personale tecnico e operativo, per collegare le opere realizzate dopo
il sisma e aumentare la sicurezza dell’infrastruttura idrica.
f.pas.