FERMO – Bandiere gialle, piste ciclabili, mobilità dolce, pedonalizzazioni, poi però restano problemi strutturali che da anni cercano una soluzione. Le Marche sono il cuore della ciclovia adriatica, ambizioso progetto che immagina di collegare il nord con il sud. Ma nelle Marche ci sono anche una serie di punti non completati che rendono la pedalata tutt’altro che agevole.
La Fiab Costa Macerata Fermo, ovvero la sezione locale, ha analizzato le varie criticità tra Porto Recanati e Civitanova Marche e tra Civitanova e Porto Sant’Elpidio per arrivare al tratto da Marina Palmense ad Altidona.
La neo-eletta coordinatrice di Fiab Marche, Agnese Lazzari, ha percorso in bici i sette comuni interessati dal progetto, realtà tra l’altro inserite tra i comuni ciclabili Fiab e quindi dotati di Bandiera gialla.
La maggiore preoccupazione è per il superamento del Fiume Chienti che vede i lavori del ponte-ciclopedonale andare a rilento. “A luglio sarebbe prevista la fine lavori ma il cantiere sembra molto indietro. Non ci sono lavori in corso e neppure una vera limitazione dell’area con cartellonistica adeguata”. Durante l'ultimo sopralluogo, il sindaco Ciarpella e l'assessore Baldelli hanno garantito che sarà pronto entro dicembre 2025.
Essere ciclabile significa anche avere un sistema di intermodalità vincente, ovvero riuscire a passare dal treno ala bicicletta senza particolari problemi: “C’è un progetto in corso di Rfi per dotare le scalinate di canaline laterali per poter agevolare l'accesso delle biciclette. A Porto Sant'Elpidio e a Porto Potenza Picena si è potuto approfondire il tema dell'accesso facilitato al binario 2 attraverso la realizzazione di semplici accessi a rampa, utili non solo alle biciclette ma anche, e soprattutto, a disabili e trolley, interventi semplici da realizzare accedendo dal lato mare” spiega la coordinatrice.
Non solo, da potenziare è anche il famoso sistema a pettina, quei tratti lungo le vallate che dovrebbero collegare la costa alle aree interne e, in particolar modo, alle varie Abbazie che sono state definite una priorità dalla regione Marche. “Abbiamo bisogno – la conclusione di Agnese Lazzari – della piena collaborazione dei ComuniCiclabili, non si possono limitare alla promozione, devono agire anche sotto l’aspetto tecnico per trovare soluzioni adeguate a migliorare la sicurezza di chi vive la strada”.