di Raffaele Vitali
FERMO – La ciclabile si farà a settembre, anche a Lido di Fermo. “Tra lavori del Ciip e inizio della stagione estiva, per quest’anno si riparte con l’assetto normale. Ci siamo messi d’accordo anche con Porto San Giorgio” spiega il vicesindaco Mauro Torresi che con la collega di giunta Annalisa Cerretani segue lo sviluppo mobilità-turismo.
Quella della corsia ciclabile è una strada non più rinviabile. “Di fondo non cambierà la viabilità, ma ci sarà uno spostamento dei parcheggi verso monte nella nuova area che stiamo allestendo” prosegue. In questo modo, con Porto San Giorgio che a settembre avvierà i lavori e l’arrivo, finalmente, del ponte ciclopedonale che collegherà Marina Palmense al porto, andare in bicicletta sarà davvero piacevole.
“Il piano per Marina Palmense prevede l’arrivo della ciclabile fino alla zona del Bababoom. Non possiamo completarla tutta perché prima è necessario posizionare nuove scogliere a protezione della costa per cui speriamo la Regione possa trovare i fondi, la zona ponticello va difesa” prosegue Torresi che intanto vede strutturarsi la pista ciclabile, con marciapiede annesso, prevista con il ponte, resa azzurra come quella sangiorgese.
“Per luglio sarà percorribile, poi da settembre-ottobre con l’arrivo del ponte potremo davvero usarla al meglio. All’inizio c’era un po’ di preoccupazione per il collegamento, quasi che si togliesse qualcosa a Marina Palmense, ora tutti hanno capito l’enorme potenziale di una viabilità dolce e funzionale”. Il ponte è in ritardo epico, lo sanno tutti e al momento della struttura ci sono solo le due basi, che reggeranno la campata lunga 55metri, immerse nel verde poco curato del cantiere.
Funzionale tornerà tra pochi giorni la strada che costeggia la costa, oggi piena di buche: “Inutile metterla a posto prima di metà giugno, perché il mare la rovinerebbe. Così invece sarà funzionale per i mesi estivi” ribadisce il vicesindaco che promuove l’idea di Nicola Loira, sindaco di Porto San Giorgio, di dedicare il ponte ciclopedonale a felice Chiesa “un imprenditore che ha fatto il bene di entrambe le sponde del fiume”.