PORTO SANT’ELPIDIO – Non tutti i sindaci dopo sei mesi parlano. Ma Massimiliano Ciarpella li ha vissuti in maniera intensa “e discontinua” per cui non stupisce la conferenza stampa di fine anno. Quello che invece ha colpito è il tema da cui è partito: la sicurezza. Non ha scelto la vetrina, ma la questione attuale e scottante, quella in cui come sindaco ha un fianco scoperto, nonostante l’impegno. Ma è anche il modo per dire ai suoi cittadini “che non faremo un solo passo indietro”.
Affiancato da tutta la sua Giunta, sull’argomento i più coinvolti sono l’assessore alla sicurezza Farina e il vicesindaco Balestrieri, oltre ai servizi sociali di Traini. “La sicurezza è un punto che ci ha impegnato e ci impegnerà. La nostra è stata un’attenzione importante e non ha risolto alla radice le questioni, ma le stiamo affrontando. Intanto con due mezzi: la videosorveglianza e la polizia municipale”.
Porto Sant’Elpidio ha il corpo di Polizia municipale più strutturato del territorio, “ma noi lo implementiamo di due risorse, arrivando così a 26 unità di cui 24 a tempo indeterminato”. La città avrà così un vigile ogni mille abitanti, come chiesto dalla norma. “Ma non basta, abbiamo stipulato in Prefettura il protocollo per il gruppo del controllo del vicinato per il quartiere centro, manca solo l’ok del ministero dell’Interno. Contiamo di poter partire a gennaio”.
È conscio delle criticità del centro cittadino e le indica chiaramente: mala movida e spaccio in primis che le forze dell’ordine "ci confermano. Ci saranno misure mirate per alcune vie del centro e ne valuteremo ulteriori anche dopo l’istituzione della consulta per la sicurezza”.
Se non si risolve questo problema, si rischia di compromettere quello sviluppo sociale ed economico che la Giunta Ciarpella persegue con il turismo (assessora Lanciotti), le imprese (assessora Bracalente) e con i vari progetti infrastrutturali avviati e in fase di partenza. Come quello che riguarda via Principe Umberto: “Una strada piena di problemi fin dalla sua riqualificazione. Per noi è una parte fondamentale del centro commerciale diffuso che stiamo sviluppando. Dobbiamo risolvere le criticità. Con 240mila euro la riqualificheremo e anche in questo modo la miglioreremo. E poi le daremo un altro look dopo averla riportata in quota, con marciapiede e strada sullo stesso livello, lasciandola carrabile e rendendola un vero corso commerciale, visto il food che caratterizza via Battisti”.
Ma non basterà questa riqualificazione, dovremo intervenire anche il cuore della piazza, penso a palazzo Belletti. “Da gennaio apriremo un tavolo coni privati, il centro è un unicum”. E poi l’Orfeo Serafini e il parco di villa Murri che “creeranno un asse nella città permettendo di passare dal parco al centro, dai negozi al nuovo spazio che abbiamo in parte ridisegnato e che guarda il mare con giardino delle essenze, parcheggi, tribune e tanto verde”. 1.segue
Raffaele Vitali