PORTO SAN GIORGIO – A gennaio il loro programma era pronto. Stefano Cencetti e Giancarlo Fermani non erano una boutade, loro volevano davvero correre per guidare Porto San Giorgio.
Il problema è che le idee, alcune anche buone, non gli sono state sufficienti per convincere uno strutturato gruppo di alleati. Sognavano di essere il quarto polo, ma la verità è che a Porto San Giorgio non è mai partito neppure il terzo.
Sarà quindi corsa a due, salvo colpi di scena. “Volevamo allargare il campo, creare un movimento civico più ampio. Ma alla fine abbiamo capito che non c’era una strada adatta a noi, nonostante fossimo due possibili candidati sindaco” spiegano durante la conferenza stampa di commiato.
No saranno della partita, “ma continueremo a fare politica, ci sono progetti che devono essere accompagnati. Su tutti quello riguardante l'energia da produrre autonomamente con le rinnovabili che Fermani affiderebbe a cooperative di cittadini.
“Non daremo una indicazione di voto” ribadiscono. Ma forse neppure gli verrà chiesta da Vesprini e Gramegna che a questo punto si concentreranno su loro stessi. Magari tenendo però a mente un principio che ha mosso i due non più candidati: lavorare per il bene della città e dei cittadini.