PORTO SANT'ELPIDIO - La terza corsia da Porto Sant’Elpidio a Giulianova è più
vicina. Nel giorno, ieri, in cui sono partiti i lavori per sostituire
le barriere del viadotto Campofilone, la ministra delle
Infrastrutture, Paola De Micheli, ha annunciato lo stanziamento di 1,3
miliardi per completare l’opera tanto attesa. L’ha fatto durante un
incontro, in videoconferenza, con Maurizio Mangialardi e Anna Casini.
Novità in arrivo anche per l’uscita a nord dal porto di Ancona,
«intervento prioritario per rendere lo scalo dorico competitivo a
livello internazionale», per cui il governo ha stanziato di 99,6
milioni. Il progetto è quasi pronto e dovrebbe essere appaltato l’anno
prossimo. Buone notizie anche per l’arretramento della ferrovia. Il
bypass di Pesaro sarà, infatti, inserito nel piano di finanziamento
del Recovery Fund. Mentre, per il tratto tra Pesaro e Ancona, a marzo,
dovrebbe essere pronto lo studio di fattibilità. «Ringraziamo il
ministro De Micheli per l’attenzione che sta ponendo alle Marche e, in
particolare, a quelle infrastrutture che riteniamo fondamentali per
connettere la nostra regione al resto d’Italia», il commento del
capogruppo dem.
Dall’incontro sono emerse novità anche per il progetto di
completamento della Salaria. A breve, il governo dovrebbe nominare un
commissario. «Finalmente – spiega il vicecapogruppo Casini – siamo
vicini a una svolta importante per dare corso a un’opera molto attesa
nel Piceno. Il nostro auspicio è che ripartano al più presto il
cantiere delle gallerie di Trisungo e la progettazione esecutiva
dell’ultimo tratto marchigiano».
Sul tavolo, anche le nomine dei commissari per il completamento della
Fano-Grosseto e della Orte-Falcona e il megainvestimento di circa 15
miliardi per la riqualificazione, nell’arco di un decennio,
dell’intera rete delle strade provinciali. «Le Marche – chiosano i due
consiglieri Pd – dovranno farsi trovare dotate di progetti definitivi
ed esecutivi per poter acquisire la loro quota. Le strade provinciali,
infatti, sono infrastrutture indispensabili non solo a migliorare i
collegamenti tra i Comuni delle aree interne e le località costiere,
ma anche a garantire la crescita e lo sviluppo del turismo collinare e
appenninico».
f.pas.
