FERMO – La chiesa piena, il cielo grigio, se ne va così Sergio Fiumaroli. Il 74enne stroncato da un infarto mentre si trovava nella sua auto, in zona bonifica a pochi chilometri dal casello di San Benedetto del Tronto, di ritorno dalla cena a casa di un amico.
Sono passati otto lunghissimi giorni da quando la famiglia ha ricevuto la terribile notizia della morte, un lungo periodo passato tra autopsia, indagine, tutt’ora in corso per capire se qualcuno ha visto l’uomo prima della morte e chiarire perché avesse delle ferite sulla testa, e ora il funerale.
Tanti fermani non sono voluti mancare per dire addio allo storico benzinaio di viale Trento, passato poi in zona Molini. Ma soprattutto per abbracciare i suoi familiari, supportati in questi giorni dall’avvocato Alessandro Ciarrocchi, seduto insieme con loro.
A celebrare don Salvatore Sica che ha ricordato a tutti “che la pandemia ci ha insegnato ancora di più che dobbiamo viverla al meglio, senza sbagliare”. Poi, l’uscita silente e ordinata da Sant’Antonio. Pochi abbracci, la pura del Covid toglie anche questo gesto ai familiari, ma resta il ricordo di un padre e imprenditore che tanto ha fatto in città.