MONTE URANO – And the winner is…il quartiere San Pietro con 'Terra casa nostra' che ha superato per "originalità del tema" il quartiere Centro, che aveva chiuso a pari punti. Il riciclo ha battuto Goldrake per volere della presidente di giuria Maja Matic che in caso di parità ha l’ultima parola. Difficile non premiare un abito realizzato con ua tastiera riciclata o quello di Lucilla Steca completamente decorata con plastica riciclata o quello con tante cialde del caffè e cannucce che sfilavano davanti alla bimba vestita da Greta con il mondo in mano circondata da uomini con treccine bionde e impermeabili gialli.
“Costumi curati, particolari, un bellissimo carro. Devo dire che – sottolinea il sindaco Moira Canigola – i carri quest’anno sono stati di alto livello, molto colorati e dinamici. Sono il frutto di passione e lavoro di tanti volontari”. E di molti ragazzi: “Per la prima volta le scuole si sono aperte al carnevale e grazie ai laboratori della Pro Loco, le quinte elementari hanno realizzato delle maschere che hanno decorato il carro di Re Carnevale” aggiunge.
Il pubblico non è mancato, come l’entusiasmo per i cinque carri in gara a cui nella sfilata domenica si sono aggiunti un carro di Montegranaro e uno di Monte San Giusto. Il cappello di re carnevale va quindi al quartiere più lontano del centro, premi anche per le maschere più belle e originali che autonomamente giravano per le vie di Monte Urano.
“Più forti della paura ed è la cosa più bella e grande che ci portiamo dietro da questo carnevale. La preoccupazione c’era, ma la voglia di stare insieme, di condividere un momento di gioia ha vinto su tutto” conclude la Canigola guardando con soddisfazione la piazza piena con almeno duemila persone che pian piano hanno lasciato Monte Urano mentre bruciava il pupazzo di paglia raffigurante re Carnevale davanti a una gioiosa presidente della Pro loco, Lucia Gallucci.
@raffaelevitali