FERMO – Speriamo che Paola De Micheli non si fermi alla mail, ma apra anche l’allegato che l’assessore regionale Fabrizio Cesetti le ha inviato. In quel lungo elenco ci sono, con tanto di piantine, le opere viarie e infrastrutturali necessarie, attese e in parte finanziate, che vorrebbero trovare nel piano ministeriale legato all’area di crisi complessa il segno sbocco.
“Dopo l'incontro del 30 gennaio scorso al Mit, e dopo un periodo di sospensione a causa della pandemia da Covid 19, devo rilevare, con un certo disappunto istituzionale, che ad oggi – sottolinea Cesetti - i suoi uffici non hanno comunicato gli esiti degli approfondimenti ritenuti necessari in merito alle richieste avanzate da Regione Marche nella relazione consegnata in occasione dell'incontro".
Insomma, regna lo stallo. “La progettualità per le imprese, il Prri, sottesa alla strategia dell'area di crisi non può essere ulteriormente ritardata dagli atteggiamenti del Suo Ministero che, all'evidenza, fa fatica ad assumere impegni precisi e a produrre fatti nei confronti dei territori. In assenza delle misure infrastrutturali da realizzare "qualsiasi strategia perderà di credibilità ed efficacia in quanto carente di una delle leve necessarie su cui puntare per attrarre investimenti e rilanciare l'area di crisi”.
Premesso questo, Cesetti ripresenta tutto l’elenco di opere, con tanto di costi e di somme già stanziate. Che sono tante, grandi, ma che bisogna leggere bene, soprattutto per quanto riguarda il Fermano. nel piano di Cesetti ci sono opere per 322milioni di euro, somma in cui però non è inserito il prolungamento dell’A14.
Di questi 322milioni già finanziati sono 153, ma 110 sono nel territorio maceratese. Per il Fermano restano gli altri 43 milioni, di cui 14 legati a progetti avviati da anni, come la variante Molini e la circonvallazione di Amandola, 11 collegati alla nuova viabilità dell’ospedale e 4,5 per le scogliere di Porto Sant’Elpidio.
Quindi, stringendo, per il Fermano il futuro è totalmente nelle mani della de Micheli e del Governo. Alcuni esempi: nel piano che il Ministero dovrebbe fare suo ci sono i 130milioni per la Mezzina da Campiglione alla Valdaso, 50 milioni per la Servigliano – Amandola, 25milioni per dare davvero una difesa degna alla costa elpidiense e i 14 per completare la bretella in zona Lungotenna, per non parlare dei 50milini necessari per l’Ete Morto.
Inevitabile quindi la chiosa finale dell’assessore regionale Fabrizio Cesetti: “Signor ministro sarò grato se vorrà dare disposizioni per far comunicare le determinazioni del Ministero delle infrastrutture in ordine alle priorità infrastrutturali assolutamente necessarie per dare credibilità ed efficacia al Progetto di Riconversione e Riqualificazione dell'area di crisi complessa del distretto Fermano-Maceratese, di cui all'accordo di programma già approvato dalla Giunta regionale con Dgr 223 del 24 febbraio 2020”.
Raffaele Vitali