FERMO – “Una vicenda molto grave. Spero che i vertici regionali gli chiedano e lo inducano di ripensarci, mettendolo nella condizione di lavorare. Ha retto tutto nei momenti più difficili e ora che l’emergenza sta calando se ne va, è la riprova di qualcosa che non funziona in regione”.
Fabrizio Cesetti, consigliere regionale ed ex assessore al Bilancio, ha provato in Regione a chiedere attraverso risoluzioni e interrogazioni azioni in favore del Murri. “Immaginavo che potesse andare così, una persona deve poter lavorare, altrimenti che senso ha stare lì?”.
Condizioni cosa intende? “Personale, Murri pulito, organizzazione. E di fronte a tutto questo anziché aiutarlo, hanno scelto l’attacco. Per cui capisco umanamente Livini”.
Per Cesetti: “Se nella prima fase dell’emergenza a Fermo, con Malattie infettive punto di riferimento di Marche sud, era comprensibile u Murri usato al massimo, nella seconda si poteva gestire meglio l’ospedale, permettendo al direttore di fare il suo lavoro e non solo il gestore”. E ora? “Deve essere Francesco Acquaroli a chiedergli, subito, di tornare al suo posto. E comunque deve spiegare”.
Stessa lunghezza ‘onda per Stefano Pompozzi, vicepresidente della Provincia di Fermo: “Sono d’accordo con il sindaco Paolo Calcinaro. Le dimissioni vanno respinte. Livini è una figura che unisce alta competenza alla conoscenza profonda territoriale”. Una situazione preoccupante normalmente che diventa ancora più grave oggi, in pandemia: “Grazie al suo lavoro sono partiti bene i pinti vaccinali, ma il Covid non è sconfitto. Per cui, andando oltre il dispiacere umano per una persona che stimo, spero che ci sia un ripensamento. No possiamo rinunciare a una figura così capace”.
@raffaelevitali