*E' necessario che cessi immediatamente questo dibattito inutile, stucchevole e dannoso sull'arretramento della A14, che serve solo a non fare ciò che è necessario per il nostro territorio lasciandolo preda dell'arretratezza infrastrutturale che penalizza aziende e cittadini.
Si tratta di un'operazione fuori dal tempo e fuori da ogni possibilità. E prima ce ne renderemo conto, più velocemente riusciremo a concretizzare la sola risposta davvero utile per la nostra comunità, ovvero la realizzazione in tempi brevi della terza corsia autostradale nel tratto da Porto Sant'Elpidio a Pedaso.
Opera per cui si sono da tempo espressi favorevolmente il Consiglio dei Ministri e la Commissione parlamentare per le questioni regionali, anche sulla base dei pareri favorevoli della Regione Marche, della Provincia di Fermo e di gran parte dei Comuni interessati, nonché delle positive valutazioni circa l'impatto ambientale da parte degli organi competenti.
L'imminente nascita del nuovo governo deve essere l'occasione di accelerare in questa direzione senza ulteriori ritardi al fine di far uscire dall'imbuto in cui è stato cacciato il nostro territorio nel tratto a sud di Porto Sant'Elpidio. Le chiare parole espresse un anno fa dal ministro Giorgetti, che definì le Marche "una delle regioni più irraggiungibili d'Italia", avrebbero dovuto sollecitare l'iniziativa della Regione Marche, che invece ha preferito rimanere ferma al palo. Spero che oggi, con Giorgetti di nuovo in procinto di assumere la guida di un nuovo dicastero, i nostri amministratori regionali sappiano cogliere l'opportunità con tempestività e determinazione.
Non partiamo da zero, c'è già un lavoro che ho personalmente istruito in qualità di assessore regionale, che anche attraverso documenti scritti indirizzati al Mise e al Mit, individua la realizzazione della terza corsia della A14 quale priorità strategica assoluta per attrarre investimenti e rilanciare l'Area di crisi.
Ci sono, a quanto risulta dalle dichiarazioni dell'ex ministro De Micheli, consistenti finanziamenti, e c'è anche una mozione del Partito Demcoratico, presentata a mia prima firma e che attende ancora di essere discussa, dove tale tema è declinato nella richiesta di impegnare la giunta regionale ad assumere tutte le iniziative politico-istituzionali necessarie affinché venga istituito il tavolo istituzionale tra MiSE, MIT, Regione Marche ed Invitalia già previsto nell'Accordo di programma sottoscritto nell'agosto del 2020 tra MiSE, ANPAL, MIT, Regione Marche, Provincia di Fermo, Provincia di Macerata e Invitalia relativo al "Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale per l'Area di crisi industriale complessa del Distretto delle pelli-calzature Fermano Maceratese.
Il tempo delle decisioni è giunto: si proceda senza ulteriori indugi, evitando di inseguire inutili e irrealizzabili chimere.
*Fabrizio Cesetti, consgiliere reigonale Pd