FERMO – L’attacco politico è al governatore Acquaroli, “è lui l’unico responsabile”, quello pratico però è all’Atim del direttore Bruschini.
“Per questo ho presentato una proposta di legge, sottoscritta da tutto il gruppo Pd, per l’abrogazione della legge regionale n. 35 del 13 dicembre 2021, con la quale la giunta Acquaroli aveva istituito l’Atim, l’Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione delle Marche, finita al centro del controverso contenzioso con la compagnia Aeroitalia” spiega il consigliere Dem.
“Solo abrogando quella legge potremmo ripristinare trasparenza ed efficienza, ma soprattutto per impedire che dopo il grande lavoro messo in atto dalla precedente amministrazione regionale per risanare dal punto di vista economico e finanziario l’Aeroporto delle Marche, si apra una nuova devastante crisi che andrebbe a colpire in primo luogo le imprese marchigiane e il turismo, isolando ancora di più la nostra regione”.
Sono duri i consiglieri del Pd: “Alla prova dei fatti, credo che nessuno possa negare che Atim si sia rivelata una sovrastruttura tanto costosa quanto inutile per i cittadini marchigiani, e addirittura dannosa. Ciò che è accaduto nelle ultime settimane lo dimostra chiaramente: il contratto del 31 luglio 2023 fra Atim e Aeroitalia, i conseguenti “rimpalli” di responsabilità contrattuali, i rilanci di Atim da 750 mila euro a un milione, come si fosse a un tavolo di gioco e dimenticandosi che si parla di soldi pubblici, le minacciate, seppur infondate, richieste di risarcimento fino a 25 milioni di euro da parte di Aeroitalia, evidenziano un pressapochismo e una superficialità disarmante da parte di tutti gli attori. Ma il vizio era già presente in origine e, in qualità di relatore di minoranza della legge istitutiva dell’Atim, avevo denunciato già allora, inascoltato dal presidente Acquaroli e della sua maggioranza, quanto poi si è puntualmente verificato”.
Per Cesetti l’Atim è solo un aumento di costi: “E ha chiaramente sottratto alla Regione Marche il potere di indirizzo e controllo in due settori strategici come il turismo e l’internazionalizzazione. Si tratta di una responsabilità politica enorme, che pesa tutta sul presidente Acquaroli il quale non solo ha fortemente voluto Atim, ma ha anche mantenuto la delega al Turismo, anziché assegnarla a un altro componente della giunta, e nominato la direzione dell’Agenzia”.
Se anche Acquaroli non avesse voluto ascoltare le obiezioni da me poste, avrebbe dovuto invece recepire i significativi rilievi posti dalla Corte dei Conti nel 2022, in occasione della parifica del rendiconto Generale della Regione Marche, in cui si sottolineava, ricalcando di fatto le stesse critiche da me mosse in aula, che la scelta di creare Atim non appare coerente con i principi costituzionali di efficacia, efficienza ed economicità. Quindi – la conclusione di Cesetti – va abrogata”.