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Ceroni ridisegna la Steat: "Sede a Girola, bilancio in utile, pullman nuovi e personale. Santa Lucia la venderemo"

26 Aprile 2025

di Raffaele Vitali

FERMO – Parla poco, ma quando lo fa ha tanto da dire. Remigio Ceroni è stato confermato alla guida della Steat per i prossimi tre anni, “anche se ne serviranno cinque per completare il nuovo polo del TPL in zona Girola”. Con lui resta il cda, in cui cambia solo un membro, è entrato Roberto Carafa, confermata la vice Frediana Biondi con i consiglieri Simona Cardinali e Maurizio Laurenzi.

L’azienda di trasporto pubblico, peer l’84% di proprietà della provincia di Fermo, il 31 marzo ha ricevuto l’ok al bilancio dall’assemblea dei soci, frutto anche del buon lavoro dei revisori. Un’azienda che, numero dopo numero, Ceroni dimostra essere in salute e soprattutto proiettata nel futuro con idee chiare.

CRITICITA’

Le Marche restano in coda a livello di fondo nazionale trasporti. E Fermo è ultima a livello di corrispettivi per chilometro nella regione, ma dopo anni in crescita. L’1,72 euro al chilometro è lontano dal 2,38 di Ancona o il 2,03 di camerino, ma si avvicina all’1,79 di Pesaro. La crescita è evidente nel numero di chilometri peer abitante, con Fermo che dai 18 sale a 21,1, ancora lontana da Ascoli, 27,9, e da Pesaro, 28,5. “Per questo devo dire grazie al presindete Acquaroli e all’assessore Brandoni. Ogni chilometro in più significa risorse” ricorda Ceroni.

BILANCIO SANO

“Sono finiti i tempi in cui la Steat perdeva un milione l’anno. Nel 2024 abbiamo chiuso con un utile di esercizio di 852mila euro” spiega con orgoglio il presidente. “Ma non siamo in pareggio, sia chiaro, abbiamo un debito ancora di 5,4 milioni. Ma nel 2022 era di 6,7. Si poteva ridurre di più? Ci sono le rate degli interessi e poi abbiamo preferito continuare a investire”.

L’utile è una delle voci che merita riflessione, cresce come il fatturato che è passato da 9.5 milioni ai 15 previsti per il 2023: “Per riuscirci non basta smettere di fumare e tagliare un costo, bisogna lavorare di più. E noi lo stiamo facendo. Crescono i chilometri percorsi, siamo a 4.5 milioni, crescono i servizi. Per riuscirci serve il personale, a cui ribadisco il mio grazie. Tutti hanno capito che se si lavora insieme c’è la certezza del posto di lavoro, ci sono i salari aggiuntivi e un miglior servizio per i cittadini, che è la nostra missione”.

Lavorare di più significa crescere in alcun comparti: dallo scuolabus arrivano 366mila euro all’anno, ma la vera risorsa è il noleggio con conducente che oggi vale 3,7 milioni, erano 1 e mezzo nel 2022. “Se ci limitassimo al Tpl, saremmo destinati a chiudere. La scelta di puntare sul noleggio permette di tenere i conti in ordine. Qui va ringraziato il personale, sforzo davvero enorme per dare anche le garanzie necessarie. Se abbiamo lavoro in più cerchiamo collaborazioni di livello, ma le tariffe le facciamo noi”.

AUTOBUS E PERSONALE

“Abbiamo investito nel mandato 10 milioni di euro per nuovi mezzi. Sei di questi sono frutto di un finanziamento regionale. Facciamo parte di un piano nazionale sulla mobilità sostenibile, non viene regalato nulla, serve la compartecipazione dell’azienda e quindi una visione. Noi ce l’abbiamo e abbiamo usato tutta la quota possibile e abbiamo sostituito il 50% dei bus in servizio. Sono 70 i nuovi autobus inseriti dal 2022. Ed è quindi scesa la vetustà del parco auto, media di 8,72 anni a mezzo, nel 2021 era di 13.

È cresciuto il costo del personale. Una voce di cui Ceroni va fiero: “Siamo passati  da 4,3 milioni, con 370mila euro di salari accessori, ai 5,3 con 700mila euro di accessori. Questo significa una quota aggiuntiva di stipendio peer ii nostri dipendenti. Abbiamo voluto con forza gratificare il personale”.

Che aumenta. Considerando che sono stati inseriti trenta autisti a tempo indeterminato in più in due anni “e altri dieci li stiamo per assumere, portando così la quota totale del personale Steat a 145 persone”. Anche per la Steat non è semplice trovare gli autisti, una volta arrivavano 200 candidature per dieci posti, oggi non si superano le 25 e l’età media resta alta, quasi 50 anni.

NUOVA SEDE E SANTA LUCIA

Il futuro della Steat è a Girola, lo dice in maniera chiara Remigio ceroni. Che però non ferma gli investimenti su Santa Lucia, che è l’attuale casa della Steat. “Abbiamo investito 800mila euro e inaugurato la nuova stazione di metano. Era necessario per iniziare a fare economie e migliorare il servizio”.

Su Girola c’è un percorso ben definito, in perfetta intesa con il comune di Fermo.  “Abbiamo acquistato l’area di 17mila metri quadri dallo Scatolificio Valtenna, a un ottimo prezzo. Che abbatteremo poi con una permuta con il comune di Fermo legata al parco di Monte Cacciù. Sono previsti 600 metri quadri di uffici, duemila metri per l’officina. Abbiamo allargato anche il parcheggio, creandone uno per il personale, che toccherà una piccola parte del ruzzodromo, che poi ricostruiremo al meglio”.

Un investimento da dieci milioni di euro, tre milioni costerà solo l’asfaltatura adatta a ospitare pullman. “Per questo dovremo dismettere santa Lucia, mentre per Porto Sant'Elpidio abbiamo altre idee di sviluppo. E dovrà essere una uscita economicamente vantaggiosa”. L’obiettivo di Ceroni e di recuperare almeno due milioni di euro. “Quindi serve un paino di sviluppo serio, non un prato” chiarisce.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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