di Raffaele Vitali
FERMO – Fermi tutti, Luca Ceriscioli è davvero di nuovo in campo. L’assessore Fabrizio Cesetti gli ha aperto la porta e lui, dopo un tentennamento durante la riunione con la maggioranza, alza la testa: “Sono sempre a disposizione”.
Le parole del governatore tolgono più di una certezza ai vertici del Partito Democratico, dal segretario Giovanni Gostoli al vice Fabiano Alessandrini (LEGGI), che aveva spazzato via le parole di Cesetti con un semplice “Luca ha già detto che non sarà della partita”. E invece, sarà l’aria dei Sibillini, ma da Castelsantangelo sul Nera arrivano le dichiarazioni che Cesetti, e tanti dentro Pd e maggioranza, si aspettavano.
“Il mio passo indietro è stato dettato dal fatto che la coalizione non si aggregava attorno al mio nome. È importante arrivare alle elezioni con la massima coesione così che il nuovo presidente possa lavorare con il più ampio sostegno” ha ribadito il governatore.
A questo punto, il primo obiettivo dei ceriscioliani è far saltare la riunione di lunedì che dovrebbe, secondo le intenzioni del segretario Gostoli, far uscire definitivamente il nome di Maurizio Mangialardi. Ma i Dem vogliono attendere almeno giovedì, quando si riunirà il gruppo consiliare che vorrebbe confermare il presidente.
“Dopo l'emergenza Covid c'è bisogno di qualcuno che dia continuità alla guida della macchina dell'emergenza e non possiamo permetterci nessuno stop. Spero, con tutto il rispetto per Mangialardi, che il Pd in primis, e poi tutto il centrosinistra, debba chiedere a Ceriscioli di restare” sottolinea senza esitare Angelo Sciapichetti, che si allinea così con il collega di Giunta Cesetti.
E il centrodestra? Attende di capire e si preoccupa. Un sondaggio commissionato prima del Covid vedeva Luca Ceriscioli 9 punti sotto la coalizione oggi minoranza; lo stesso sondaggio, riproposto in questa settimana, ha dato un esito allarmante: Ceriscioli è 4 punti avanti al centrodestra.
Praticamente in meno di tre mesi il governatore ha guadagnato 13 punti percentuali sulla coalizione che ora vede di nuovo in discussione il nome di Francesco Acquaroli, il candidato di Fratelli d’Italia che non convince la Lega, intenzionata a insistere per Ciarapica, sindaco di Civitanova Marche.