FERMO – Le regole sono necessarie, ma servono garanzie. Da giovedì scatta l’obbligo di green pass base per l’accesso ai servizi alla persona: saloni di acconciatura, centri estetici, tatuatori e piercer. E questo per due mesi, fino al 31 marzo. Tradotto, servono vaccinazione, guarigione da Covid 19, test antigenico rapido o molecolare con esito negativo.
“Le regole devono garantire che non si tornerà alla chiusura” commenta Roberta Mariani, presidente Cna Estetica di Fermo. “Se dobbiamo chiedere il Green Pass al fornitore che entra nel nostro centro, è logico chiederlo anche a chi si sottopone, ad esempio, ad un trattamento di due ore” prosegue.
Non è complicato controllare, ma serve l’impegno: “Basta un’App, non serve richiedere il documento d’identità. Per i clienti sprovvisti di Green Pass è prevista una sanzione da 400 a 1000 euro; stessa sanzione per il titolare che non abbia effettuato il controllo o che abbia comunque consentito l’ingresso ai clienti sprovvisti della certificazione verde base” spiega Paolini, Cna Sanità.
L’obbligo non riguarda gli under 12, ma ha un peso rilevante per i dipendenti: “Per le imprese con meno di 15 dipendenti, dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata, il datore di lavoro può sospendere il lavoratore per la durata corrispondente a quella del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione, comunque per un periodo non superiore a 10 giorni lavorativi, rinnovabili fino al 31 marzo 2022, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del posto di lavoro per il lavoratore sospeso”.