PORTO SAN GIORGIO – Code, caos, polemiche e i cittadini, in attesa del dovuto e obbligatorio tampone molecolare che potrebbe liberarli dalla quarantena o lasciarli reclusi, che si arrabbiano. Ma soprattutto, a infuriarsi sono i tanti che questa mattina, e così domani e i prossimi giorni, devono percorrere la Valdete e al Statale Adriatica in zona sangiorgese.
Dopo le critiche del sindaco Nicola Loira per la gestione, il direttore dell’Area Vasta 4, Roberto Grinta, replica con fermezza: “Le criticità verificatesi oggi sono riconducibili alla viabilità, che non rientra tra le competenze Asur”.
E di chi allora? Per Grinta no ci sono dubbi: il Comune. “. Confidiamo, qualora l’organizzazione della viabilità da parte del Comune sia garantita, che non si ripetano i disagi capitati oggi sia a chi doveva recarsi ad effettuare il tampone sia a chi transitava lungo le strade limitrofe al palasport”.
A congestionare tutto, oltre al fatto che fosse il primo giorno, il record di tamponi: 370. “Eppure – prosegue il direttore – il tempo medio è di 14 secondi. Domani saranno 250 e oggi, dopo alcuni accorgimenti tutto era migliorato. In ogni caso questo è un punto provvisorio in attesa di trovare la soluzione definitiva in cui unire tamponi e vaccini”.
La palla torna quindi a Loira: “Ho chiamato in prefettura, ho mandato una Pec, non può essere Porto San Giorgio a doversi accollare la gestione di qualcosa di provinciale. Domani? Manderò due vigli urbani, ma di più è impensabile. Oggi sono arrivati i carabinieri perché con la stazione c’è grande collaborazione, ma va gestito tutto meglio”.
Certo, si fanno tavoli per l’ordine pubblico in occasione delle sagre, stupisce tuti che a oggi non ne sia stato fatto uno in Prefettura in merito alla gestione del centro tamponi. “Non posso essere io – conclude Loira – a chiamare i colleghi per ami mandare i volontari della protezione, che tra l’altro no hanno tra le mansioni quella di regolare il traffico. Ci vuole un coordinamento. Poi la disponibilità è massima, ma che i disagi ci sarebbero stai era evidente a tutti, come emerso anche durante i sopralluoghi dei giorni scorsi”. Ma l’Asur doveva andare via da via Leti e quindi i problemi sono stai rinviati.
