PORTOSAN GIORGIO – Code infinite. Fermo ha chiesto di spostare il centro tamponi molecolari (prenotati dai medici di base e richiesti dall'Asur 4, ndr) da via Leti, perché congestionava la Castiglionese. L’Asur l’ha accontentata e ha scelto il parcheggio del PalaSavelli. Un luogo chiaramente inidoneo a causa dell’anello che si sarebbe creato.
Lo sapevano tutti. Ma per l’Asur andava bene. Dopo un sopralluogo nei giorni scorsi, pur di andare via e accontentare le esigenze del capoluogo e dei Vigili del fuoco che a poca distanza hanno la caserma provinciale, ha scelto Porto San Giorgio. Con buona pace dei dubbi del sindaco Nicola Loira.
Risultato? La porta di accesso di tutta la provincia è andata in tilt con code infinite dalla rotonda del casello e dalla base della Castiglionese, per non parlare della Statale su cui vengono fatti convergere tutti quelli che hanno fatto il tampone.
“Dopo il sopralluogo avevano subito rappresentato all’Asur – spiega Nicola Loira - l’impossibilità di effettuare tale attività perché sarebbe gravata su strade importanti (Valdete e Statale Adriatica) ordinariamente già caratterizzate da un intenso traffico”. E di nuovo il sindaco lo aveva ribadito venerdì, in una nuova riunione, ha rimarcato che il nuovo assetto “non avrebbe risolto il problema originario bensì trasferito a Porto San Giorgio le criticità che originariamente insistevano sulla Castiglionese, con disagi notevolmente maggiori”.
Eppure, si è andati avanti, perché ormai l’Asur aveva deciso “perché serviva un luogo momentaneo”. Il sindaco ha interessato il Prefetto, ma per ora non c’è stata una presa di posizione. Ma qui si parla di ordine pubblico, non di un semplice servizio sanitario.
“Spero che si faccia parte attiva nei confronti dell’Asur per l’immediato trasferimento del Punto tamponi e perché riesca a reperire uomini e mezzi per alleviare quanto possibile i disagi della viabilità. questo è un servizio provinciale, non può essere Porto San Giorgio a mettere a disposizione vigili urbani e volontari” conclude Loira.
