FERMO - C’è una città che vuole dire la sua. C’è una Regione che promette un cambio di rotta. C’è un marchio, quello della Learning City, vetrina per il mondo. Ci sono, ci saranno, i miliardi del Recovery fund. Ha tutto Fermo per crescere e affermarsi. Ne è convinto Alessandro Ciaudano del Centro Studi Carducci, che interviene a ridosso della presentazione del bando per il centro commerciale naturale. Una novità che non è una novità.
«Vent’anni fa – ricorda Ciaudano –, a Fermo, con straordinaria lungimiranza, si formò una compagine di attività commerciali e artigianali del centro storico, che dette vita a una delle prime esperienze italiane di centro commerciale naturale». L’esperienza ebbe vita breve, ma tracciò una strada che, adesso, Comune e Confcommercio vorrebbero ripercorrere.
«Il centro commerciale naturale 4.0 – spiega l’esponente del Carducci – si propone come una moderna forma di aggregazione e cooperazione di tutti gli operatori economici, finalizzata a riqualificare, rivitalizzare e sviluppare tale realtà attraverso politiche comuni di marketing e comunicazione».
Il bando è stato presentato ai commercianti che avranno fino a fine mese per decidere se unire le forze e investire per rendere più belle e accoglienti le loro attività. In ballo ci sono i 70mila euro che metterà la Regione. Altrettanti dovranno sborsarli loro, ognuno almeno 2.500 euro. Se centro commerciale naturale sarà, assicura Ciaudano, ne beneficeranno tutti, non solo per il commercio, ma anche per le realtà che gli gravitano attorno, cultura e turismo in primis.
«A Fermo – chiosa il socio del centro studi –, siamo oggi in un momento particolarmente favorevole per far partire un piano integrato del centro storico, dove poter inserire un centro commerciale naturale 4.0 coerente con la visione e l’identità definita dal piano, mettendo a sistema il grande sforzo organizzativo ed economico degli ultimi cinque anni della giunta Calcinaro uno».
f. pas.