FERMO – Dopo due anni torna l’Ecoday a Fermo. Il giorno in cui viale Trento diventa protagonista. “Nel 2016 insieme con Francesco Trasatti abbiamo dato vita a questo progetto. un progetto che regala alla città una immagine di unità e vitalità di cui tutti siamo protagonisti perché tutti alla fine vorremmo sempre vivere così” sottolinea Mauro Torresi, assessore al commercio e vicesindaco, che al suo fianco all’interno dello splendido e ancora poco usato parco di Vitali ha mezza Giunta e tante associazioni.
Il suo team, chiamato ‘Sos Torresi’, è super attivo. Ci sono tutti: Romina Giommarini, Maria Vittoria Ortenzi, Paola Gaggia, Silvia Remoli, Nicola Pascucci, Massimo Tramannoni, Cristian Falzolgher. Perché nulla va lasciato al caso’.
Cento sono le associazioni lungo il viale: centri sociali che si occupano del cibo, realtà sportive, tre compagnie teatrali, animazioni per bambini. "E con noi Questura e Forestali: la prima farà laboratori con la scientifica, i carabinieri forestali si occuperanno di piantumazioni". Poi tante associazioni animaliste e gli apicoltori, con la possibilità di adottare un alveare. Immancabile il mercatino con 30 aziende.
“Produttori a chilometro zero protagonisti, con cibo locale. Novità importante è la ‘Camminata donna rosa’ che organizza un trekking urbano di cinque chilometri all’interno del centro storico: si parte alle 10” prosegue. L’Ecoday non ha orari, tutto può accadere in ogni momento. “Non diamo punti di riferimento, le persone possono viere dalle 10 della mattina alle 20 senza perdersi nulla”.
Alle 11 presentazione delle associazioni, tramite la fonica, alle 12 tamburini e sbandieratori, dalle 1630 il teatro di strada. Speaker della manifestazione è Mery Pieragostini. Sponsor della manifestazione è l’Asite, affiancata da tante associazioni ambientaliste. “Un evento che vuole davvero essere segno di ripartenza per la città, in primis con il coinvolgimento. È un evento con la E maiuscola, nasce dal lavoro e dalla volontà di cinque assessorati” aggiunge Romina Giommarini.
Eco significa ambiente e quindi ecco l’assessore Alessandro Ciarrocchi. “Sono coinvolti una ventina di consiglieri oltre alla Giunta. Davvero un lavoro di squadra, è il giorno della sinergia. Ci sarà tanto di tutto, ma ci sarà soprattutto formazione alla cura dell’ambiente. L’Asite si occuperà di informazione e comunicazione nel suo campo. Se l’ultima volta parlammo delle isole ecologiche informatizzate, questa volta parleremo dei nuovi sistemi e dell’implementazione del piano raccolta rifiuti. E poi gadget”. Tante le scuole protagoniste anche nell’educazione ambientale, a cominciare dall’asilo nido con i suoi laboratori.
L’assessore Giampieri ha saputo coinvolgere i vari centri sociali, “di cui spesso dimenticato il vero ruolo, che è quello di sportelli comunali fuori dal palazzo. Noi gli diamo una vetrina”. Coinvolgere i giovani è una delle sfide, ci crede l’assessore Alberto Scarfini: “Siamo partiti dai valori del rispetto dell’ambiente, ma l’Ecoday è anche un riappropriarsi dei propri spazi. Lo faremo anche con lo sport, ma anche con il Cai che rinuncia alla montagna di domenica per raccontare la meraviglia del camminare in alta quota”.
Partecipazione è l’altra parola chiave: “Questa manifestazione è una di quelle in cui tutti vogliono esserci. Per un giorno ci riprendiamo uno spazio che normalmente è il cuore del traffico. Fermandoci, di nuovo, rifletteremo sull’ambiente”.
Cultura, domenica, la porterà anche l’Università Popolare di Fermo guidata da Ettore Fedeli, professore ed ex sindaco: “Dobbiamo lavorare sulla memoria della città, partendo anche dalla memoria del cittadino più anonimo. Nel centro sociale di Villa Vitali abbiamo tenuto il primo corso di autobiografia. Ci siamo riappropriati dei ricordi con l’Ecoday ci riappropriamo di un luogo e con lui di chi l’ha vissuto. Durante la giornata faremo un’estemporanea di autoscrittura, oltre che di disegno con gli acquerellisti in vista della nascita di un piccolo atelier sulla misura grafica. E se qualcuno pensa strano l’abbinamento della cultura con la sagra della tripla in programma domenica, si sbaglia, cultura è anche la memoria storia della tradizione culinaria”.
r.vit.