FERMO – La Cavalcata dell’Assunta si avvicina: meno dieci. Il vicepresidente Andrea Monteriù entra nel tema biglietti: “Ce lo chiedono in tanti, vogliono comprare i ticket di accesso al campo. Abbiamo ricevuto chiamate anche dalla Sardegna”.
Per la prima volta si possono comprare i biglietti su Vivaticket, oppure nella sede dei musei di Fermo, tabaccheria Cruciani e Villa Vitali. “Due i tipi di biglietti: partenza (settore A), che è unico e costa 20 euro. Poi ci sono percorso e arrivo (settore B): un biglietto da 12 euro, ridotto a sei per la fascia 6-12 e gli over 65”. Capienza massima, 4mila spettatori “ed è un numero che spesso raggiungiamo. Ma per motivi di sicurezza non possono crescere i numeri”.
Questo il 15 agosto, ma prima della corsa c’è tanto altro da vivere. “Entriamo nel periodo clou. Da domenica 6 agosto a mercoledì spazio alle hostarie, ogni contrada con il suo menu”. E poi i giochi: lunedì l’astore e martedì il canapo.
“Le prime due gare, bandiere e tamburini, hanno impegnato 300 giovani contradaioli. Cresce la qualità, il pubblico è stato numeroso. Come tanti i contatti online” aggiunge l’altro vicepresidente Roberto Montelpare. Partecipare alle hostarie è fondamentale: “Un aiuto alle contrade per recuperare le risorse e a fare comunità, sono almeno una cinquantina di persone quelle che ogni sera collaborano all’interno di uno stand”.
La partecipazione fino aa oggi fa ben sperare, sapendo che la tratta dei Barberi del 12 sarà il momento toccante che solo il corteo in notturna del 14 saprà superare. Confermata la consegna della giubba per il 15 mattina. “Crediamo molto nei giochi storici, che rappresentano la parte popolare della nostra rievocazione. C’è tanta storia dietro ogni iniziativa della Cavalcata dell’Assunta che inizialmente si chiamava ‘palio del velluto’ con i colori che cambiavano nel tempo a seconda della moda e quindi delle stoffe più usate. Poi ‘palio dei corsieri’ e nel 19esimo secolo la ‘carriera dei cavalli’. “Un palio che nei secoli ha modificato il suo nome” riprende Monteriù.
Gli Studi Fermani a partire dal 1382 ne testimoniano l’esistenza, come confermano che la carriera passava per piazza. Cosa che resta uno dei sogni del regista Adolfo Leoni. Tanta storia, anche se c’è un buco sui primi sessant’anni, come confermato dagli studi dei registri fatti da Lucio Tomei che ha così permesso di ricostruire le evoluzioni dei colori, delle dimensioni e dei costi dei pali.
Dirette Facebook e Youtube oltre che su Fermo Tv, la Cavalcata vuole superare i confini fisici del Girfalco: ”E’ ormai necessario, pensiamo ai tanti che non riescono ad arrivare a Fermo. Per il Gallo d’Oro abbiamo avuto una media di 170 persone in diretta collegate sula pagina, senza conta Youtube”. Poi, c’è sempre la Rai, che quest’anno ha scelto il 19 agosto, ore 1625, per lo speciale con differita della gara.