PORTO SAN GIORGIO – Dallo sport alla cultura, il circolo tennis si apre al teatro. E lo fa con un tennista doc, Cesare Catà, e una storia che il tennis lo racconta, quella di David Foster Wallace. Il presidente del circolo sangiorgese Quinzi ha voluto questo appuntamento che si terrà il 15 agosto. Simona Ripari, Andrea Gasparrini e La Grù sono i compagni di viaggio di Catà. “Per la prima volta uno spettacolo su un campo da tennis. Già solo questo deve attirare il pubblico” sottolinea Catà.
“Un testo profondo, che merita di essere ascoltato e vissuto. Wallace è morto nel 2008, ma in vita aveva avuto grandi riconoscimenti. Uno scrittore che ha spesso scritto di tennis e quindi è perfetto per noi” prosegue il presidente che ha così inserito il circolo dentro un ricco cartellone che vedrà Catà impegnato altre due volte a Porto San Giorgio e poi in mezza regione.
Si incrociano due eccellenze: Catà e circolo tennis Cococcioni. “Bello aprire un luogo dello sport alla cultura. Un segnale che non ci sono barriere tra i settori” riprende subito il sindaco Valerio Vesprini. Emiliano Guzzo è presidente della Federtennis Marche e sul circolo ha progetti di sviluppo: “Questa struttura, come il Maggioni di San Benedetto, può aprirsi alla cultura ma anche a eventi differenti di altri sport. Penso alla boxe. Questo circolo deve diventare un luogo sempre più vissuto dalla città. Vogliamo essere aperti e con Catà iniziamo il percorso”.
L’assessora Carlotta Lanciotti la cultura la guida: “L’impegno è il filo conduttore di due mondi che sembrano solo lontani”. Come gli amministratori, anche La Grù ama le sfide. Lorenzo Palmieri non poteva che dire sì: “Il nostro cartellone è grande e il più possibile portiamo il teatro fuori dal teatro. David Foster Wallace è il mio autore preferito, quindi sono felice che venga portato in scena. Catà ci dà stimoli artistici e organizzativi”.
Ma cosa racconterà Catà: “La parte filosofica del tennis, come metafora di vita. Farlo in un luogo inusuale, lo spettacolo sarà proprio dentro il campo da tennis, è il valore aggiunto. Il musicista, Andrea Gasparrini che ha scritto appositamente le musiche, sarà sul trespolo dell’arbitro e da lì suonerà i suoi fiati. Vi racconterò un autore ossessionato da Roger Federer, per lui era il senso del mondo”.
Prevendite su Liveticket, ingresso gratuito per i soci del circolo. Dalle 21.15 del 15 di agosto, duecento fortunati vivranno qualcosa di unico. E chissà che prima o poi lo spettacolo di Catà non finisca davanti a Federer: “Non gli ho mai scritto, però gli chiederei un’ora in campo, sorride Catà che sarà la voce critica e narrativa, inframezzata dalle parti recitate da Simona Ripari e dalle musiche. In più, due giocatori palleggeranno in campo. “L’obiettivo è coinvolgere chi ama il tennis e la cultura”.
Uno spettacolo che stimola l'attrice: “Lavorare con Cesare permette di interpretare personaggi maschili forti. Un lavoro stimolante, mi capita spesso di farlo con lui. E farlo con uno scrittore geniale che indosserò anche nei panni è un plus, lo emulerò”.
Perché l’attrice che fa l’uomo? “Il genere lo diceva Shakespeare è contingente. Il cambio è un’aggiunta. Nel caso degli scrittori è molto interessante, spesso l’interprete femminile entra in una parte celata della psiche maschile” aggiunge Catà.
r.vit.